Che meraviglia “i girilli”

In un tempo in cui i bambini hanno sempre meno opportunità di stare a contatto con la natura, tutto si trasforma in stupore, meraviglia, conoscenza. E’ stata un’esperienza contraddistinta proprio da tali atteggiamenti quella vissuta dai piccoli della sezione di 3 anni della Scuola dell’Infanzia “Maria Ausiliatrice”, perchè sono stati capaci di prendersi cura di alcuni strani animaletti.

Ma facciamo un passo indietro… Qualche settimana fa la Maestra Marta è arrivata a scuola in compagnia di alcuni animaletti neri che si muovevano nell’acqua: i girini. Ma che nome strano questo soprattutto per chi non ne ha mai sentito parlare! Ed ecco che i più intraprendenti tra i bambini si sono adoperati per rendere il nome più familiare ribattezzandoli “girilli”.

Con quanto orgoglio i bambini hanno mostrato a tutto il personale della scuola quei ‘nuovi alunni’ della loro sezione… e così hanno iniziato a prendersene cura, cambiando l’acqua, dando loro cibo, cercando una pietra per rendere la vasca dei loro nuovi amici il più accogliente possibile.

Intanto ogni giorno quali grandi novità hanno potuto osservare… prima spuntano le zampette, poi sparisce la coda e cambiano colore, finché: “Maestra, c’è un girillo che salta in classe”!

La vita che cambia, che muta, che si evolve… il miracolo si rinnova davanti agli occhi stupiti dei nostri piccoli alunni, che ancora una volta, grazie all’esperienza, hanno imparato qualcosa di nuovo e bello che arricchisce il loro bagaglio in vista del futuro.

Matteo Pantani

Vita sott’acqua

A conclusione del progetto di educazione civica “la vita sott’acqua” i ragazzi della scuola secondaria di 1° grado “Santo Spirito” hanno realizzato degli originalissimi oggetti con materiale destinato alla spazzatura dando così nuova vita ai rifiuti.

Il progetto, iniziato a gennaio, li ha portati a conoscere il significato di ‘impronta idrica ed ecologica’ e a prendere consapevolezza di quanto nel mondo della natura, ogni nostra azione possa fare la differenza sia per chi vive sulla terra che per le forme di vita acquatiche. Ognuno di loro ha già iniziato, nel suo piccolo a salvare il nostro pianeta!

Anche papa Francesco, nella “Laudato sii”, mette in guardia dalle gravi conseguenze dell’inquinamento e da quella “cultura dello scarto” che sembra trasformare la terra, “nostra casa, in un immenso deposito di immondizia”. Dinamiche che si possono contrastare adottando modelli produttivi diversi, basati sul riutilizzo, il riciclo, l’uso limitato di risorse non rinnovabili.

I nostri ragazzi hanno così accolto e posto in essere l’invito del Papa… Bravi tutti!

Antonella Giandalia

Grazie ad un semino

“Cosa vorresti fare da grande?”… una domanda che spesso trova risposte stravaganti; risposte che nascono da sogni desideri alimentati dall’esperienza quotidiana. I bambini della scuola dell’Infanzia “Maria Ausiliatrice” hanno vissuto l’esperienza di diventare giovani botanici. Chissà che questa professione, da oggi in poi, non possa essere una tra le tante risposte date alla domanda di cui sopra?!

Per un po’ di tempo, con occhi furbi da scienziati hanno contato ed osservato con attenzione i semi. “Sono bianchi, sono lisci lisci, freddi al tatto…” Con delicatezza hanno preparato un nido di cotone e poi hanno messo l’acqua (né troppa ne poca, si sono raccomandate le maestre) dopo averli messi al sicuro chi in bicchierini chi in bustine e, sempre da bravi scienziati, hanno atteso.

Ed ecco che la buccia del fagiolo si rompe, escono le prime radici che vanno giù nel terreno o nella bambagia alla ricerca di acqua; poi il fusto e le prime foglie che vanno su alla ricerca di aria e di luce. Così, nelle aule trasformate in serre, senti i bimbi parlare tra loro mentre osservano orgogliosi la crescita delle piantine “Questa è più alta, quella è più bassa…” e le maestre guidare la conversazione “Raccontiamo insieme cosa abbiamo fatto? Come si è trasformato il semino? Che cosa serve alla pianta per crescere? Che dite, lo disegniamo?” Il tutto sulle note della canzone del semino che il maestro Emanuele ha scelto per noi.

Così con il gioco, le chiacchiere, il canto, i disegni raggiungiamo l’obiettivo voluto: non solo osservare il ciclo vitale di alcuni esseri viventi, ma scoprire ed interiorizzare relazioni temporali, relazioni causali, relazioni spaziali, sviluppare atteggiamenti di cura verso la natura, confrontarsi e collaborare… Tutto questo grazie a un semino. Ma non scordiamo mai, che imparando, si sono soprattutto divertiti e meravigliati!

Manuela Boi

Vi raccontiamo Maìn

Raccontare la vita di Santa Maria Domenica Mazzarello, confortatrice delle Figlie di Maria Ausiliatrice insieme a San Giovanni Bosco: questa la finalità del video-buongiorno pensato e realizzato dalla Commissione Eventi e Comunicazione del Polo Scolastico Salesiano.

Nove video hanno scandito il saluto e la preghiera del mattino di ciascuna sezione o classe delle Scuole “Santo Spirito” e “Maria Ausiliatrice” a partire dall’Infanzia fino alla Secondaria di primo grado, passando per la Primaria. Durante i nove appuntamenti, che riportiamo sotto, è stata narrata la vita della Santa, dalla quale emerge con forza il suo tratto carismatico. Una la peculiarità di questa esperienza: il racconto è fatto da Figlie di Maria Ausiliatrice; le “Sue” Suore che disegnano i tratti caratteristici della Madre. Per questo la rubrica è stata intitolata “Vi raccontiamo Maìn”.

Dopo la narrazione della vita a puntate, gli animatori dell’Oratorio Mondogiovane dell’Istituto Santo Spirito ne hanno proposto una sintesi attraverso il musical “Sei con noi”, da loro prodotto.

Matteo Pantani

Gli episodi:

1° episodio: La fanciullezza

2° episodio: La finestrella

3° episodio: Il tifo

4° episodio: A te le affido

5° episodio: Don Bosco è un santo

6° episodio: Lei, la prima!

7° episodio: Vita al collegio

8° episodio: Le missioni

9° episodio: Da Mornese a Nizza

10° episodio: Sei con noi

Un’esperienza in più da raccontare

La primavera quest’anno gioca degli strani scherzi… un giorno c’è il sole, un altro piove… adesso fa caldo ed un attimo dopo sembra di essere piombati nuovamente in inverno. Niente però scoraggia i piccoli, che ogni giorno fanno nuove scoperte. Ed ecco che, nonostante oggi il sole abbia scelto di starsene nascosto tra le nubi, i bambini della scuola dell’Infanzia Maria Ausiliatrice si sono lanciati alla scoperta del cortile.

Li abbiamo visti partire con cucchiai secchielli e palette in direzione orto: l’obiettivo è stato scavare e riempire i secchielli con della terra da portare in classe (non sveliamo a cosa servirà per destare un po’ di sana curiosità). La loro fatica ha portato a fare tante scoperte inaspettate: i bambini hanno infatti incontrato formiche, ragnetti, forbicine, api, insetti verdi dal nome sconosciuto. Hanno cercato a lungo dei lombrichi, ma erano veramente ben nascosti e non si sono fatti trovare.

I nostri piccoli avventurieri sono poi andati in esplorazione del prato ed ecco: pervinche, margherite, iris, pitosforo e altri fiori da guardare ed annusare. Con il loro sguardo attento si sono accorti delle trasformazioni avvenute sui rami degli alberelli, che quest’inverno avevano i rametti secchi e nudi, mentre adesso sono ricchi di gemme e germogli; che meraviglia vedere un albicocco che ha già dei piccoli frutti!

Ma come tutte le cose belle, anche questa esperienza è terminata. I bambini sono ritornati in classe stanchi e un po’ sporchi, ma il loro ‘bottino’ è stato molto più ricco di un semplice secchiello pieno di terra: colori, profumi, risate, scoperte, canzoni, corse, un po’ di paura per qualche insetto, ma soprattutto meraviglia per i regali della natura ed un’esperienza in più da raccontare con entusiasmo a mamma e papà.

Manuela Boi

Frutta e matematica

Tutto aiuta a crescere… tutto è scuola… tutto offre spunti per apprendere. Con questa convinzione, la maestra Federica Marianelli, docente prevalente della Classe 4^ Primaria della Scuola Maria Ausiliatrice, opera quotidianamente nell’intento, fra gli altri, di far cogliere ai bambini i numerosi spunti che il quotidiano offre per crescere. E’ un messaggio semplice e grande al contempo: non farsi scivolare alcunché addosso, non trascorrere il tempo senza coglierne le possibilità molteplici per arricchirsi, per accrescere il proprio bagaglio umano e culturale.

Ed ecco che il progetto “Frutta nelle Scuole”, appena avviato, è stato di aiuto per studiare matematica… Quale miglior occasione per comprendere il concetto di ‘tara, peso lordo, e peso netto’ se non toccando dal vivo che cosa significhino questi termini? L’occasione è stata quella della consegna della arance previste dalla seconda distribuzione di frutta del progetto di cui sopra. Le arance erano infatti confezionate in contenitori di plastica… ed ecco che i bambini hanno toccato con mano che cosa siano quei termini matematici, che spesso risultano difficili da tradurre in gesti, azioni, situazioni quotidiane. Hanno anche messo in scena una situazione reale in stile mercato ortofrutticolo.

E così il progetto Frutta nelle Scuole non ha soltanto contribuito a far crescere nei bambini la convinzione della necessità di perseguire una corretta alimentazione, ma anche un modo per imparare la matematica.

Matteo Pantani

Lo struzzo a scuola

“Ragazzi, quando mi farete le vostre domande o commenti non abbiate paura di non essere sinceri”. È con questa raccomandazione che lo scrittore Tiziano Scarpa, premio Strega 2009 con il romanzo ‘Stabat Mater’, ha aperto il suo incontro con i ragazzi della Scuola Secondaria di primo grado dell’Istituto Santo Spirito nel pomeriggio di lunedì 19 Aprile, incontro che ha concluso il progetto di educazione alla lettura “Lo struzzo a scuola”, che ha visto i ragazzi delle classi 1^A, 2^ e 3^ cimentarsi con la lettura de “La Penultima Magia” ultimo libro di Scarpa.

Dopo il saluto iniziale da parte della Preside Sara Merlo e della Direttrice Suor Teresita, che ha sottolineato l’importanza di una educazione alla lettura ricordando la sua esperienza di insegnante di lettere e ha fatto dono all’autore di un volume sulla storia del nostro Istituto, il Professor Dario Dini, che ha curato il progetto nella sua interezza, ha presentato libro ed autore e riassunto brevemente ambientazione e trama iniziale: di notte a Solinga i lampioni camminano, i negozi russano e le caffettiere preparano la colazione. È il posto in cui vive fata Renata. Ma è davvero una favola, un posto incantato? La lettura ci farà scoprire che non tutto è come sembra…

L’incontro è subito entrato nel vivo delle domande dei ragazzi, che si sono rivelati molto interessati ed attivamente partecipi, e non hanno avuto paura di seguire il consiglio iniziale dello scrittore; si sono susseguiti quesiti circa il libro, uscito durante la pandemia ma pensato, rimuginato e rielaborato per anni (circa dodici!), il suo particolare titolo ed il riferimento al fatto che quella che si crede sia l’ultima magia fatta dalla protagonista si rivelerà essere la penultima, e la descrizione in seconda di copertina che lo definisce “mitologia ecologica”, un’espressione particolare scelta apposta per non fare troppo “spoiler”.

Abbiamo inoltre conosciuto meglio l’uomo e lo scrittore Tiziano Scarpa, la sua scelta di scrivere perché leggendo, da ragazzo, si è reso conto che i libri gli dicevano sempre la verità, che gli scrittori hanno il coraggio del dire, del raccontare, mentre molto spesso noi ci vergogniamo di esprimere cosa abbiamo nel cuore; l’autore ci ha spiegato come nella sua mente si creino prima le immagini, un susseguirsi di eventi, situazioni, figure, e solo dopo le loro spiegazioni prendano eventualmente forma; ci ha svelato poi un elemento fondamentale delle sue storie, cioè la costruzione dei personaggi e l’attenzione ai dettagli del pensiero di ognuno, per cui si rivela fondamentale avere empatia per ogni genere di persona, anche quella più lontana dal nostro modo di pensare, per cercare di capire le ragioni di ogni individuo.

L’autore ha poi firmato le copie dei libri di ogni alunno, soffermandosi con ognuno alcuni minuti con grande disponibilità. Il progetto di educazione alla lettura non poteva avere miglior conclusione di questa emozionante opportunità di crescita educativa, e siamo sicuri che anche i ragazzi ne siano consapevoli.

Eleonora Ratti

Un pomeriggio… esplosivo

Tutto serve per crescere e ciascuna esperienza diviene un tesoro prezioso da cui attingere. Ed anche quella vissuta questo pomeriggio, 13 aprile 2021, all’Istituto Maria Ausiliatrice è stata un’opportunità per verificare tutto ciò che si studia in teoria, ma che, grazie al Cielo, raramente si ha l’opportunità di tradurre in pratica.

Nel primo pomeriggio le Forze dell’Ordine hanno suonato al campanello della Scuola, raccomandando che nessuno uscisse dall’uscita di Via Pannocchia. Non hanno in un primo momento dato grandi spiegazioni, ma il personale dell’Istituto ha eseguito gli ordini loro impartiti. In un secondo momento la Polizia ha spiegato che era presente, nelle strade limitrofe all’edificio scolastico, una valigia sospetta, che avrebbe potuto contenere esplosivo.

Le Forze dell’Ordine hanno dato indicazione al responsabile del gruppo di emergenza dell’Istituto di far chiudere tutte le finestre, abbassare le tapparelle e di far evacuare la Scuola. Così si è attivato prontamente il gruppo di emergenza, che, in risposta a quanto richiesto dalla Polizia, ha per prima cosa condotto in um luogo sicuro tutti gli alunni e poi provveduto alla chiusura dell’edificio scolastico.

Così per un pomeriggio il cortile dei Salesiani è diventata la nostra Scuola… una scuola fatta di familiarità dove grandi e piccini hanno giocato in serenità, ignari di quanto stesse capitando nelle vie del quartiere. Alcuni genitori, informati dagli organi di stampa, sono venuti a prelevare i bambini, ma i piccoli li hanno pregati di poter stare a giocare con i compagni nel ‘nuovo cortile’. Don Bosco sarebbe stato contento nel vedere maestre che saltavano la corda con gli alunni, insegnanti che giocavano al tiro alla fune ed altre docenti ancora in cerchio con i piccoli. Un pomeriggio pieno di emozioni e di serenità.

Gli artificieri hanno poi fatto saltare in aria la valigia, che è risultata essere vuota; per noi è stata un’occasione che ha messo alla prova la nostra capacità di gestire l’emergenza e di attuare le procedure previste, nonché di rispondere alle richieste delle Forze dell’Ordine, cui va il nostro sentito ringraziamento. Un Grazie speciale va a tutto il personale, docente e non docente, che con acume, attenzione e delicatezza ha gestito un momento particolare ed inatteso senza intaccare la serenità dei più piccoli.

Matteo Pantani

riportiamo il link del quotidiano “Quilivorno” riguardante il fatto sopra descritto
https://www.quilivorno.it/news/cronaca-nera/allarme-bomba-rientrato-in-via-pannocchia-il-conto-alla-rovescia-dellesplosione-della-valigetta/

Etruscan jewellery CLIL lesson

It’s a typical Thursday Spring morning. The children are a bit restless after the Easter holidays! We must find a fun way to learn English! That’s what we did today in the 5th grade at Maria Ausiliatrice School.

As the children are currently learning about the ETRUSCANS in their history class, we thought it would be enjoyable to make gold filigree jewellery just like they did, using Etruscan techniques.

First of all, we set about cutting the “gold” wire into equal pieces for each student. Then, the second part was very entertaining…we used our imagination and artistic inspiration and we created real jewellery with Etruscan influences: bracelets, earrings, hair clips, rings and necklaces with pendants. What do you think of our creations?

 

È un tipico giovedì mattina di primavera. I bambini sono un po’ agitati dopo le vacanze di Pasqua! Dobbiamo trovare un modo divertente per imparare l’inglese! È quello che abbiamo fatto oggi in Quinta Primaria alla Scuola Maria Ausiliatrice.

Dato che i bambini stanno imparando a conoscere gli ETRUSCHI durante le lezioni di storia, abbiamo pensato che sarebbe stato divertente realizzare gioielli in filigrana d’oro proprio come facevano loro, usando tecniche etrusche.

Prima di tutto, abbiamo deciso di tagliare il filo “d’oro” in pezzi uguali per ogni studente. Poi, la seconda parte del lavoro è stata molto divertente… abbiamo usato la nostra fantasia e ispirazione artistica e abbiamo creato dei veri gioielli con influenze etrusche: bracciali, orecchini, fermagli per capelli, anelli e collane con pendenti. Cosa ne pensate delle nostre creazioni?

Daniela Micheletti

Allargare gli orizzonti

Allargare gli orizzonti: è stato questo l’obiettivo dell’incontro per tutti i docenti del Polo Scolastico FMA di Livorno (Istituto Santo Spirito e Istituto Maria Ausiliatrice), che si è svolto il 31 marzo 2021 online. Tutti presenti non solo per favorire un fraterno scambio di auguri in occasione della Pasqua, ma anche per ricevere il saluto delle due Direttrici (sr Silvia Turrisi e sr Teresita Osio), dell’Ispettrice sr Carla Castellino e della Vicaria della Madre Generale sr Chiara Cazzuola.

Gli interventi delle FMA sopra menzionate hanno aperto il cuore e lo sguardo; spesso fatichiamo a pensarci come due Istituti, che operano in una stessa città ed è per questo che ascoltare la parola di sr Carla e di sr Chiara ci ha fatto comprendere quanto il nostro agire sia inserito all’interno di una missione, che abbraccia l’Ispettoria (Emilia, Liguria, Toscana) ed il mondo intero.

La presenza di sr Carla è stata anche un’occasione bella e preziosa di formazione per tutti i docenti; sr Carla ha rivolto un grazie a tutti i presenti per l’impegno a incarnare il carisma nella funzione di docenti, ha espresso tutta la sua fiducia ed incoraggiato a puntare sempre in alto, sempre oltre, sempre più in là, convinti che, come afferma Papa Francesco, “l’educazione è sempre un atto di speranza che, dal presente, guarda al futuro. Non esiste l’educazione statica”. Don Bosco ci dice: l’educazione è un fatto di cuore, è un atto di amore, un evento che tocca il cuore, è una realtà dinamica.

“Vi ringrazio per le scelte, per i passi di condivisione, di comunione che state facendo come POLO Scolastico” – ha continuato sr Carla – “non lasciatevi scoraggiare dalle inevitabili difficoltà che sono semplicemente la firma di Dio, la firma che Dio pone sui gesti umani di collaborazione per un mondo migliore secondo i suoi piani divini, secondo la sua logica che non è la nostra”.

La condivisione del tema “Una pasqua di gioia, è possibile nella situazione attuale?” è stata una forte opportunità formativa. “La gioia” – ha detto sr Carla – “non è l’assenza di problemi, è qualche cosa che appoggia sulla Croce. Cristo non ci dà una gioia perché ci libera dalla Croce. Cristo ci dà una gioia nella Croce, perché ci dà la gioia di saperci amati proprio quando tutto è più difficile”; prendendo come spunto una circolare della Madre, l’Ispettrice ha detto che la gioia nasce dall’incontro con Gesù risorto, dalla certezza che Lui ci ha amati a tal punto da dare la vita per noi. Quindi, la gioia è un “abito interiore”, che matura in una profonda vita di fede, in un’intensa esperienza di preghiera. Presuppone un’esperienza di incontro, è accoglienza, fiducia, ascolto, umiltà, pazienza, apertura del cuore per lasciarsi abitare da Dio e dagli altri, tenendo presente che la comunione vera si costruisce nell’essere-con e non solo per gli altri. La gioia di un cuore abitato, la gioia di chi sa stare con … !

Ha fatto seguito l’audio-saluto di sr Chiara Cazzuola, che si è fatta interprete di Madre Yvonne Reungoat, in questo tempo molto impegnata; la Madre ha sperato fino all’ultimo di poter incontrare i nostri docenti, ma, a causa dei molteplici impegni, non è riuscita nell’intento. Sr Chiara ha rivolto a tutti i docenti un semplice saluto augurando a tutti una serena Pasqua, nell’impegno di proseguire nella comune missione educativa, sostenendoci reciprocamente con la preghiera.

L’incontro si è concluso con il canto “Siamo noi don Bosco”, che vuole essere non solo la ‘colonna sonora’ del nostro agire quotidiano all’interno delle nostre scuole, ma anche un rinnovato “sì”, con entusiasmo, all’A te le affido, che grazie anche noi, si perpetua nell’oggi.

Matteo Pantani