Educo Theatre

Finalmente! Anche le Scuole dell’Infanzia e Primarie del Polo Scolastico, come già avevano fatto le Scuole Secondarie di 1° grado, hanno vissuto la loro giornata interamente in lingua inglese grazie agli attori di “Teatrino” della società Educo.

Nei giorni 26 e 27 aprile sono stati i più piccoli ad essere protagonisti di storie raccontate ed interpretate in lingua inglese… le aule delle due scuole si sono trasformate in luoghi da favola in cui l’unica lingua parlata è stata l’inglese.

Il Teatrino è un progetto teatrale che sfrutta l’approccio Theatre In Education (T.I.E.). La compagnia Teatrino, con un’esperienza ventennale, ha sviluppato un nuovo metodo didattico per insegnare l’inglese attraverso un fitto repertorio artistico e didattico. I bravi attori madrelingua hanno interpretato favole coinvolgenti che hanno coinvolto i nostri alunni.

Secondo la metodologia di Krashen del Natural Approach a cui il Teatrino si ispira, lo studente concentra la propria attenzione sui contenuti e sulle operazioni cognitive da svolgere per comprenderli ed elaborarli. Senza soffermarsi sulla forma. Gli attori hanno quindi spinto fin da subito i bambini della Scuola dell’Infanzia e Primaria a riutilizzare le competenze linguistiche acquisite (Learning by Doing, imparare facendo).

Una giornata così coinvolgente ha reso tutti felici. Il sorriso è stato il tratto caratteristico stampato sul volto di ciascuno.

Matteo Pantani

Credevano di piantare una croce… hanno piantato un albero!

I bambini della scuola Primaria Maria Ausiliatrice, il 13 aprile 2022, prima di salutarsi per le vacanze pasquali, hanno fatto come quelli del Paese degli Alberi: hanno scoperto la vita in un tronco avvizzito e, nonostante l’opposizione dei “grandi”, hanno fatto sì che tornasse vivo, slanciato verso il cielo e “casa” per tante colombe.

Una storia ha fatto da spunto agli auguri che ci siamo scambiati reciprocamente, ma ci ha anche ricordato il mistero grande e luminoso della Pasqua di Gesù: quelli che l’hanno ucciso credevano di piantare una croce, un legno senza vita, non sapevano invece che stavano piantando un Albero, le cui radici si sono espanse in tutto il mondo e i cui rami abbracciano il cielo. Gesù è l’Albero che dà vita, ma ha bisogno di noi! Ogni atto di bontà, ogni scelta di pace che compiamo contribuisce a rendere ancora più rigoglioso l’Albero, a rendere presente la Risurrezione di Gesù.

Così ogni bambino ha colorato una colomba, vi ha scritto un impegno di pace e l’ha appeso all’albero. È un gesto semplice, per dire la nostra Gioia nell’accogliere, insieme alle donne che vanno al sepolcro, l’annuncio dell’angelo: “Non è qui, non cercate tra i morti Colui che è vivo!” e per sentirci parte della sua Risurrezione.

Sr Carmen Rasori

Formazione Docenti

“Riscoprire e vivere la presenza educativa nello stile del Sistema Preventivo” è il titolo dell’incontro di formazione per i docenti del Polo Scolastico FMA di Livorno che si è svolto online mercoledì 13 aprile 2022. Relatrice Sr Piera Ruffinatto FMA, Preside della Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione “Auxilium”.

Il tema trattato risulta più che mai attuale in tempo di post-pandemia, vista l’urgenza di riscoprire il valore pedagogico dell’essere in mezzo ai ragazzi, dello stare con loro, dell’essere presenza educativa tra i giovani ed i bambini; questa tematica si colloca inoltre nel solco del Capitolo Generale XXIV (che le Figlie di Maria Ausiliatrice hanno celebrato nello scorso autunno), che ha rafforzato l’impegno di riscoprire la nostra presenza di educatori salesiani.

Sr Piera ha introdotto la riflessione ponendo l’accento sull’agire educativo che vede in parallelo le prospettive ideali (potremmo dire i “piani” che ciascun educatore fa per i propri educandi) e la situazione reale (ciò che l’educando è, il reale, il “qui” ed “ora”); nell’equilibrio tra queste due aree, ha asserito sr Piera, sta la realtà. L’ideale ha la funzione di provocare, è l’elemento trasformatore del reale.

Alla base di tutto sta la relazione; non è infatti – ha detto sr Piera – sapendo cose in più sul ragazzo che lo si educa meglio, ma instaurando una relazione significativa con lui; ed ecco che per parlare di ideale e reale, la relatrice ha analizzato la lettera del 1884 che Don Bosco scrive da Roma. In un’accurata analisi, sr Piera ha posto in parallelo l’Oratorio delle origini (prima del 1870) e quello del tempo in cui don Bosco scrive per aiutare i docenti a riflettere su quali siano i punti di forza e di debolezza del nostro ambiente educativo oggi.

Per passare dall’ideale al reale, la relatrice ha presentato tre incontri che don Bosco ha fatto con altrettante figure emblematiche: Giovanni Cagliero, Domenico Savio e Michele Magone. La lettura delle prassi, degli atteggiamenti, delle parole utilizzate da don Bosco è servita per evidenziare alcune buone prassi pedagogiche:
– raggiungere i ragazzi nel loro qui ed ora
– acquisire uno sguardo sottile che coglie talenti ed è orientativo
– entrare in sintonia, ascoltare, conoscere.

I lavori di gruppo hanno dato modo a tutti di condividere riflessioni in bilico tra ideale e reale, su cui sarà necessario ritornare per non lasciare perdere la ricchezza di quanto emerso. La conclusione di sr Piera ha delineato due percorsi per educarci alle relazione; queste le linee:
– imparare ad ascoltare per realizzare prossimità
– utilizzare la parola come via per realizzare percorsi ragionevoli ed amorevoli.

Grazie a sr Piera Ruffinatto, non solo per i contenuti offerti con competenza e professionalità, ma anche e soprattutto per il tempo dedicatoci con familiarità e con il sorriso.

Matteo Pantani

La famiglia: luogo in cui la Pasqua si rinnova nell’amore

Un incontro semplice e familiare, anche se condotto online, quello realizzato da Polo Scolastico FMA di Livorno in preparazione alla Pasqua e rivolto a genitori e Docenti lunedì 11 aprile 2022. Il tema trattato da don Simone Calvano SdB, Parroco della Parrocchia del “Sacro Cuore” ha posto al centro proprio “La famiglia: luogo in cui la Pasqua si rinnova nell’amore” (sotto l’articolo il video della diretta).

Don Simone ha aperto e guidato la riflessione con il brano evangelico della lavanda dei piedi. Tra i tanti stimoli ricevuti, uno tra tutti ha animato poi il dialogo: il servizio. Gesù serve e i discepoli si lasciano servire; è in famiglia, in particolare a tavola, in cui si cresce nell’atteggiamento del servizio, dell’amore che oltre tutto vuole il bene dell’altro; ma è anche il luogo in cui si impara a lasciarsi servire. A volte sembra più semplice servire, agire, dedicarsi nell’immediatezza a fornire risposte, ma quanto è importante lasciarsi servire, accogliere i gesti che l’altro fa per il nostro bene, anche quando magari non vorremmo!

Grazie a chi ha pensato questo momento e grazie a don Simone, che con amore fraterno ha accompagnato il nostro cammino in preparazione alla Pasqua.

Matteo Pantani

Il duello

Spesso si sente parlare di conding a scuola. Per coding intendiamo quella disciplina che ha come fondamento il pensiero computazionale, cioè tutti quei processi mentali che hanno come obiettivo la risoluzione di problemi mettendo insieme metodi caratteristici e strumenti intellettuali. Avviare i bambini ad apprendere fin da subito le nozioni base della programmazione è fondamentale per lo sviluppo di un pensiero computazionale, che potrà trasformarsi in futuro in competenze specifiche sempre più richieste dal mondo del lavoro.

Ed ecco che anche le due Classi Quinte della Scuola Primaria “Maria Ausiliatrice” si sono lanciate in questa nuova avventura, che le vede ‘sfidarsi’ a colpi di coding. Si è tratto di una vera sfida quella che ha visto i nostri alunni protagonisti queso pomeriggio durante l’ora di informatica. Pochi i mezzi a disposizione: una griglia a terra, delle carte con degli indicatori (avanti, gira a destra, gira a sinistra) e delle pedine-robot.

Questo il gioco: due giocatori si muovono su una scacchiera come robot, esecutori ideali delle istruzioni impartite dalle rispettive squadre. Vince la squadra che porta il proprio robot nella casella occupata dall’avversario. Le strategie di gioco, implementate con le regole del coding, devono adattarsi alla sorte e ai tranelli disposti sulla scacchiera dai game master.

I bambini si sono appassionati e questo è stato solo l’inizio… altre sfide li attendono e altri livelli di gioco sono già pronti nella mente del loro insegnante. Giocando, si impara di più!

Matteo Pantani

Musica per riflettere sulla pace

Conte Classi Seconde e Terze della Scuola Secondaria di 1° grado del nostro Polo Scolastico abbiamo ascoltato ed eseguito alcuni brani musicali. Il nostro libro di testi ci ha offerto la possibilità di conoscere canzoni di ieri e di oggi, che parlano di PACE!

Quello della musica è un linguaggio che parla al cuore di tutti, suscita sensazioni ed emozioni in persone di ogni lingua e cultura, senza bisogno di traduzioni ed intermediari. E’ così, quindi, che con i nostri flauti abbiamo voluto sentirci più uniti tra noi e anche con chi, non molto lontano da qua, sta vivendo una situazione che mai avremmo voluto che si ripetesse. E anche oggi ci facciamo tante domande… ma la risposta ancora soffia nel vento: “The answer, my friend, is blowing in the wind”.

Maria Dani

Tutti per uno!

Li attendevamo… eravamo pronti… tutto era stato pensato per farli sentire a Casa! Ed ecco il gran giorno è arrivato: la nostra Scuola ha accolto due bambini provenienti dalla martoriata Ucraina. Con la disarmante semplicità dei bambini, è stato immediato rendere tutto familiare. Il gioco diviene, per loro, un veicolo di emozioni, che va al di là della lingua.

Anche il disegno aiuta, comunica, parla al cuore. Per favorire l’inserimento dei nuovi amici arrivati dell’Ucraina, i bambini della scuola dell’infanzia Maria Ausiliatrice hanno partecipato ad un’attività condivisa ispirata ai fiori di Hervè Tullet. Si sono divertiti scambiandosi colori pennelli e fogli… Un tripudio di colori e forme non del tutto definite, capaci però di mettere ali alla fantasia. I bambini in questo sono maestri.

La creatività è una faccenda insolita: capita all’improvviso e non può venire insegnata, ma la si può stimolare! I bambini tagliano, incollano, sperimentano, colorano in ogni momento della giornata. Riescono a dare vita a vere e proprie opere d’arte con pochi colori e qualche pennellata, talvolta insicura, ma fortemente comunicativa.

“Da sempre mi rifiuto di imporre l’esercizio del bel disegno. Intuito e istinto guidano i bambini nell’atto creativo” dichiara Hervé Tullet. In questo caso l’intuito e l’istinto hanno fatto da collante per dare vita a nuove relazioni… hanno comunicato accoglienza e voglia di conoscersi… hanno saputo dire: “Ti aspettavamo, sai'”. È proprio vero… quella dei bambini è una lingua universale!

Susanna Bracaloni

Pop Music

Per dare il benvenuto alla primavera oggi, 29 marzo 2022, dopo due anni, abbiamo proposto alle Scuole Secondarie di 1° grado del nostro Polo Scolastico un progetto didattico intitolato “Pop music”, con la finalità di entusiasmare gli studenti, facendo scoprire ai nostri alunni, tramite la musica, l’impatto che la stessa ha nella nostra società.

Le nostre aule hanno avuto alcuni alunni in più: dei giovani madrelingua che hanno fatto letteralmente risuonare di inglese e musica i nostri Istituti. I madrelingua ospitati, seguendo l’approccio CLIL, hanno suonato e cantato, con materiale video proiettato in classe, temi a sfondo socio-culturale, offrendo spunti ed affrontando tematiche legate all’educazione civica.

Il Pop music è efficace perché veicola strutture e funzioni linguistiche, migliorando le capacità di listening and speaking in una modalità fresca, giovane, attraente per i ragazzi.

“Music has been used to transcend barriers of race, politics, age, and gender to unite people for a common cause” (cit. Educo).

Gloria Lepori

Ave, o Maria, Regina della Pace

25 marzo 2022. Data significativa per i cristiani, giorno in cui si festeggia l’annunciazione del Signore, cioè il ‘sì’ di Maria a Dio che permette l’incarnazione del Figlio per la salvezza dell’uomo. Giornata doppiamente importante per l’evento che il papa Francesco ha indetto per oggi e cioè la consacrazione dell’umanità e in particolare della Russia e dell’Ucraina a Maria, perché come Madre si prenda cura di tutti e guidi sulla via della pace.

Anche i nostri piccoli – i più piccoli della Scuola dell’Infanzia! – ancora incapaci di discernere tra ciò che è bene e ciò che è male, quelli che, data la giovane età, agiscono nell’immediatezza ancora più per istinto che per consapevolezza, proprio loro il cui cuore ancora non conosce l’intenzionale ricerca di ciò che danneggia sé e l’altro, oggi hanno unito la propria voce a quella del mondo intero. La loro Ave Maria cantata con gioia e convinzione, il loro fiore donato alla Madonna, i loro cartelloni collettivi con il messaggio della pace sono stati una richiesta accorata di poter vedere quel mondo, guidato da persone “grandi” che sanno già pensare e sono consapevoli e responsabili delle sorti dell’umanità e della terra, esprimere la sua bellezza e la sua armonia. Un mondo in pace, degno dell’uomo, e prospettiva di un futuro dignitoso per ciascuno di loro.

Cosa avranno capito di quell’ave Maria? Certamente che ci sono degli uomini che litigano e si fanno tanto male e che loro con la loro piccola preghiera, con l’“Ave Maria”, potevano fare qualcosa per aiutare e affidare tutti alla Mamma del cielo perché fosse lei ad intervenire per fermare quella cosa con le armi che i grandi chiamano guerra.

Di fronte alla guerra che ora è in atto tra Russia e Ucraina e le tante guerre che si stanno ancora combattendo nel mondo anche noi adulti, che li abbiamo accompagnati, abbiamo chiesto di cuore che quella luce grande, che certamente dal cielo viene offerta generosamente, sia accolta e siano illuminate le menti di coloro che possono “fare la pace” per un mondo più giusto, più capace di cura reciproca e di amore per l’altro, più umano.

Sr Silvia Turrisi

Il nostro contributo

Non potevamo scegliere di stare con le mani in mano. Grazie alle famiglie delle nostre Scuole, anche il Polo Scolastico Salesiano delle FMA di Livorno ha potuto offrire un aiuto concreto all’Ucraina. Abbiamo raccolto molti viveri e medicinali che questa mattina, 19 marzo 2022, sono stati consegnati alla Chiesa Ucraina di Livorno, da dove partiranno per raggiungere quanti stanno vivendo l’incubo della guerra.

Un grazie sentito a tutti per la generosità dimostrata: da sempre le nostre scuole si distinguono per generosità difronte alle richieste di aiuto. Tutti si sono messi in moto… genitori, bambini, docenti, non docenti, Comunità Religiosa, simpatizzanti.

C’è e ci sarà ancora molto da fare ed il nostro contributo non si fermerà qui. Adesso siamo chiamati, come Scuola Paritaria appartenente al Sistema Nazionale di Istruzione, ad accogliere, se possibile, come richiesto dal MIUR, quanti ci sceglieranno per vivere una parentesi di ritorno alla vita dopo essere fuggiti dai luoghi che sono scenario di guerra. Abbiamo una certezza nel cuore: le nostre Scuole, come voleva don Bosco, sono “Casa che accoglie”!

Matteo Pantani