Spesso si sente parlare di conding a scuola. Per coding intendiamo quella disciplina che ha come fondamento il pensiero computazionale, cioè tutti quei processi mentali che hanno come obiettivo la risoluzione di problemi mettendo insieme metodi caratteristici e strumenti intellettuali. Avviare i bambini ad apprendere fin da subito le nozioni base della programmazione è fondamentale […]

Spesso si sente parlare di conding a scuola. Per coding intendiamo quella disciplina che ha come fondamento il pensiero computazionale, cioè tutti quei processi mentali che hanno come obiettivo la risoluzione di problemi mettendo insieme metodi caratteristici e strumenti intellettuali. Avviare i bambini ad apprendere fin da subito le nozioni base della programmazione è fondamentale per lo sviluppo di un pensiero computazionale, che potrà trasformarsi in futuro in competenze specifiche sempre più richieste dal mondo del lavoro.

Ed ecco che anche le due Classi Quinte della Scuola Primaria “Maria Ausiliatrice” si sono lanciate in questa nuova avventura, che le vede ‘sfidarsi’ a colpi di coding. Si è tratto di una vera sfida quella che ha visto i nostri alunni protagonisti queso pomeriggio durante l’ora di informatica. Pochi i mezzi a disposizione: una griglia a terra, delle carte con degli indicatori (avanti, gira a destra, gira a sinistra) e delle pedine-robot.

Questo il gioco: due giocatori si muovono su una scacchiera come robot, esecutori ideali delle istruzioni impartite dalle rispettive squadre. Vince la squadra che porta il proprio robot nella casella occupata dall’avversario. Le strategie di gioco, implementate con le regole del coding, devono adattarsi alla sorte e ai tranelli disposti sulla scacchiera dai game master.

I bambini si sono appassionati e questo è stato solo l’inizio… altre sfide li attendono e altri livelli di gioco sono già pronti nella mente del loro insegnante. Giocando, si impara di più!

Matteo Pantani