Ed eccoci pronti il 29 aprile in Piazza Damiano Chiesa con la scuola Maria Ausiliatrice e il 30 in piazza Attias con la sede di Santo Spirito. Il Polo scolastico salesiano non ha perso l’opportunità di “mettersi in contatto” diretto col proprio territorio di appartenenza per condividere con tutti i valori che coltiva al proprio interno. Il progetto Green School ha dominato le attività dell’anno di tutti i gradi scolastici di entrambe le sedi. Non è la prima volta che i due istituti coinvolgono la gente comune che attraversa le strade dei propri quartieri. Le interviste per i TG sugli obiettivi della Laudato si’ di papa Francesco sono stati per esempio un’altra occasione per interrogare e far pensare gli adulti.
E allora eccoli lì, i nostri giovani, pronti alle 9.00 del mattino al gazebo approntato dall’Associazione Brikke Brakke che è referente per il progetto Green School sul territorio di Livorno. Organizzati in piccole squadre gli alunni della secondaria in parte accompagnano i bambini-sandwiches della primaria, rivestiti di cartelloni informativi, per sensibilizzare le persone all’acquisizione di buone pratiche orientate alla corretta differenziazione e alla riduzione, riuso e riciclo dei rifiuti. In parte invece fermi al gazebo pronti a coinvolgere i passanti per la votazione del concorso fotografico sulla tutela dell’ambiente e a intavolare dialoghi sulle tematiche da loro affrontate nell’anno nel corso della didattica. E poi i più piccoli, i bambini della scuola dell’infanzia, che guidati dalle loro maestre fanno il giro dei negozianti per chiedere se sono impegnati sul fronte del risparmio dell’energia elettrica e della differenziazione dei rifiuti e per donare un piccolo cartellino da loro colorato da apporre sull’interruttore della luce con la scritta “Spegni la luce, accendi il pianeta!”
L’accoglienza delle persone è buona, si avvicinano spontaneamente e appaiono interessati, interagiscono in modo semplice e familiare. Sarà perché sono ragazzi e bambini e piuttosto che intimorire inteneriscono, sarà per sensibilità personale, sarà per curiosità, ma… è una situazione che favorisce la possibilità di dialogare su temi importanti per la sostenibilità ambientale.
Per i bambini e i ragazzi è una festa, un’opportunità di sperimentarsi, di sentirsi grandi e di portare un messaggio importante e per vivere la scuola “dalla strada” dove si costruisce insieme un mondo fatto di valori condivisi nella cittadinanza. È vero non mancano anche alcuni adulti disillusi che esprimono mancanza di speranza, ma questa speranza viene dai giovani che vogliono un mondo diverso, bello, vivibile, sostenibile, adatto a far sbocciare e tutelare la vita in tutte le sue forme a partire dall’uomo.
E allora… ringraziamo questi giovani pieni di entusiasmo e di voglia di crescere in un mondo che possa dare compimento alle loro più belle aspirazioni, ringraziamo i loro insegnanti ed educatori che sostengono i loro sogni e tutte le persone che hanno usato una manciata di minuti del proprio tempo per sorridere ad un mondo che si costruisce oggi, anche così!
Silvia Turrisi