Don Bosco, un giorno, promise ai suoi ragazzi di far loro il regalo che più desideravano. Quest’anno abbiamo voluto seguire l’esempio di Domenico Savio che, in quell’occasione, gli chiese di aiutarlo ad imparare la bontà, quella Bontà che fa rima con Santità e con Felicità! Don Bosco ci ha presi sul serio e già durante […]

Don Bosco, un giorno, promise ai suoi ragazzi di far loro il regalo che più desideravano. Quest’anno abbiamo voluto seguire l’esempio di Domenico Savio che, in quell’occasione, gli chiese di aiutarlo ad imparare la bontà, quella Bontà che fa rima con Santità e con Felicità! Don Bosco ci ha presi sul serio e già durante la novena ci ha dato un sacco di suggerimenti su come diventarlo, raccontandoci le sue esperienze di quando era bambino e giovane.

Nel giorno della sua festa, proprio il 31 gennaio, siamo andati tutti insieme in Duomo per celebrare la Messa (c’era anche il nostro vescovo Simone Giusti), e lì don Bosco ci ha infine rivelato la ricetta della Bontà: allegria e cuore in pace con il Signore, fedeltà agli impegni quotidiani, disponibilità ad aiutare gli altri, sempre. La ricetta ci è piaciuta moltissimo e, consapevoli che comporti parecchio impegno, abbiamo detto che noi ci s(t)iamo, ma che don Bosco deve darci una mano.

Dopo la messa siamo andati a Santo Spirito e sicuramente in città si sono accorti del nostro passaggio (una fila che non finiva più…). Appena arrivati i ragazzi del primo anno del Ciofs Fp ci hanno servito con molta premura schiacciata e tè e poi abbiamo giocato! Gli insegnanti, con la collaborazione dei ragazzi di terza media, hanno preparato per noi un super gioco al quale don Bosco stesso ha desiderato partecipare, perché – ci ha detto – non può rinunciare a stare in mezzo a noi, per conoscerci fino in fondo al cuore e per aiutarci ad essere felici. Premio finale per tutte le classi e poi… a casa contenti, portandoci via il regalo di don Bosco.

Sr Carmen Rasori