sabato 4 maggio si è svolto presso l’Istituto Santo Spirito delle Salesiane di Don Bosco un corso di formazione che ha coinvolto i docenti delle scuole dell

Nella mattina di sabato 4 maggio si è svolto presso l’Istituto Santo Spirito delle Salesiane di Don Bosco un corso di formazione che ha coinvolto i docenti delle scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado dell’Istituto Santo Spirito e dell’Istituto Maria Ausiliatrice e ha avuto come tema “I Doveri e i Problemi Etici della Professione”.
Contenuto centrale è stato dunque il ruolo del docente nei confronti degli alunni, delle famiglie, della scuola come istituzione e dei colleghi, e l’importanza che le relazioni interpersonali rivestono anche ai fini dell’educazione.
L’incontro è stato condotto dalla dott.ssa Francesca Busnelli, già formatrice per le scuole Salesiane, che da diversi anni collabora come docente a contratto con l’Università la Sapienza di Roma presso la Facoltà di Psicologia e con l’Università Salesiana nel curricolo di Pedagogia Sociale.

La giornata si è articolata in un primo momento di lezione frontale in cui la dottoressa in modo esaustivo, con un linguaggio chiaro e pertinente, ha esposto quelle che sono le principali difficoltà che oggi un docente può incontrare nell’esercitare la sua funzione con professionalità ed etica. È seguito un momento di attività laboratoriale di gruppo in cui i docenti si sono confrontati sulle quotidiane criticità con l’obiettivo di trasformarle in possibilità e punti di forza. L’incontro si è concluso con una riflessione e con l’intenzione di creare nuovi momenti di formazione atti a rendere concrete le considerazioni a cui si è pervenuti.

Tali incontri, oltre essere previsti dal comma 124 della legge 107/2015, sono stimolanti e momenti importanti di confronto tra i docenti dei due istituti, consentono di trovarsi e conoscersi come persone prima che come colleghi (dal vocabolario Treccani, sostantivo femminile e maschile/compagno di lavoro), di tessere relazioni interpersonali che sono essenziali per lo spirito della comunità, per la costruzione di atteggiamenti positivi, ottimisti sul futuro e incoraggianti l’altruismo. Questi momenti consentono, infine, di portare avanti un dialogo vivo e accesso sulle possibilità e sulle potenzialità del docente e di costruire una scuola sempre più protesa verso l’obiettivo centrale: crescere alunni che siano buoni cristiani e onesti cittadini.

ANTONELLA GIANDALIA