«…rallegratevi piuttosto perché i vostri nomi sono scritti nei cieli». (Lc 10,20) Dio viene… il miracolo si rinnova. In questo Natale un presepe speciale illumina il cortile dell’Istituto Santo Spirito. Ricorda a tutti il percorso dell’anno: le beatitudini come via per raggiungere la felicità, mappa “speciale” che ci guida ad essere santi, lì dove siamo, […]

«…rallegratevi piuttosto perché i vostri nomi sono scritti nei cieli». (Lc 10,20) Dio viene… il miracolo si rinnova. In questo Natale un presepe speciale illumina il cortile dell’Istituto Santo Spirito. Ricorda a tutti il percorso dell’anno: le beatitudini come via per raggiungere la felicità, mappa “speciale” che ci guida ad essere santi, lì dove siamo, qui come siamo.

Una stella luminosa scende dall’alto e si posa a terra proponendo al suo interno la Sacra Famiglia, che offre al passante il dono più grande: Gesù bambino, il Dio con noi. Da questa stella, dalla semplice mangiatoia, scaturisce una costellazione di stelle, che proclama le beatitudini… beati i miti, i perseguitati, gli operatori di pace, i poveri… sembra ripetere a chiunque si fermi in contemplazione: “Beato te”!

Sì, proprio così… beato te… beati noi… beati voi! La beatitudine è per ciascuno, qui ed ora. E’ la strada che il Dio-bambino viene a proporre. E’ la strada che porta alla gioia vera. Gesù si fa uomo e ci ricorda di non legarci alle gioie effimere e del momento; Gesù entra nella storia, nella storia personale di ciascuno, e rimanda al cielo; là sono scritti i nostri nomi, là, nel cielo, nel cuore del Padre siamo noi, le nostre persone e vicende; noi, per Dio, non siamo un fulmine che brilla e si estingue in una frazione di secondo, ma al contrario siamo presenza da conservare, da preservare accanto al Nome che è per sempre (Sal 135,13).

Ed ecco che chiunque si fermi in preghiera difronte a questo presepe colorato ricorda che il proprio nome è scritto nel cielo, che pur nelle fatiche, nelle cadute di ogni giorno, Dio Padre lo ama di amore infinito. Tutto questo si traduce in impegno: essere santi lì dove si è sulla via delle beatitudini. Buon Natale.

Matteo Pantani