Dal 2 al 6 dicembre 2018 c.m. si è svolto il primo meeting del Progetto S.E.R.A. in Turchia. Per le nostre due scuole erano presenti le Prof. Anna Vivarelli, Marta Ceccanti e Sr. Grazia.

Dal 2 al 6 dicembre 2018 c.m. si è svolto il primo meeting del Progetto S.E.R.A. a cui hanno partecipato i rappresentanti di tutte le nazioni partner: Estonia, Bulgaria, Turchia, Spagna e Italia.
Per le nostre due scuole erano presenti le Prof. Anna Vivarelli (matematica e scienze) di M. Ausiliatrice e Marta Ceccanti (Inglese) e Sr. Grazia (Arte) di S. Spirito. Sede dell’incontro era la scuola Çileme Ortaokulu di Izmir-Menderes (Turchia).
Izmir è una enorme città di oltre 5 milioni di abitanti di cui, oltre l’areoporto, abbiamo intravisto soltanto una piccola zona degli affollatissimi mercatini rionali, ma la scuola si trova nella campagna di Menderes ed è circondata da serre, campi lavorati e case abitate da gente semplice di modeste condizioni sociali. Così ci sono apparsi anche i bambini: semplici, spontanei, con tanta voglia di “coccole” e desiderosi di comunicare nonostante i pochi termini a disposizione: good bye!…good morning!…what’s your name?…Hello!…

Dopo un’accoglienza fatta di abbracci e biglietti ma anche di…inno europeo, fiori, danza folkloristica, e dolci eravamo pronti per rispondere allo scopo principale dell’incontro che era quello di conoscere le varie realtà partner del progetto e programmare gli step successivi, sia riguardo ai contenuti che alle date delle mobilità.
Particolarmente interessante è stata la presentazione delle scuole in cui abbiamo preso coscienza delle diverse impostazioni didattiche e delle abitudini legate soprattutto al contesto nazionale delle singole realtà. Un confronto che aiuta a capire e ad accogliere le diversità come ricchezza e ci fa interrogare e apprezzare su quanto quotidianamente che ci è offerto in dono.
La coordinatrice della Turchia, ha poi presentato in maniera molto chiara e puntuale la prossima tappa del progetto legata alle problematiche del clima e ai rischi dell’inquinamento sulla terra. Dopo un pranzo “turco” offerto dalla scuola siamo partite alla volta di Efeso per un’escursione culturale-religiosa. Sì, perchè secondo le rivelazioni della tedesca Caterina Emmerich, a Efeso sarebbe conservata la “casa di Maria”, dove la Madonna avrebbe vissuto gli ultimi anni della sua vita, insieme all’apostolo Giovanni a cui era stata affidata da Gesù prima di morire.
Quindi dalla “Casa di Maria” agli scavi dell’antica città romana, oggi uno dei più grandi siti archeologi d’Europa, che abbiamo percorso in tutta la sua lunghezza ammirando la ricchezza dei reperti e la loro buona conservazione, nonostante, almeno apparentemente, la totale assenza di “controllori” all’infuori di…gatti di tutte le dimensioni e razze.

Nei giorni successivi abbiamo alternato momenti in classe, con i bambini della primaria e dell’infanzia, con visite e incontri che ci hanno fatto conoscere meglio la cultura, diciamo “quotidiana” del luogo, come il pranzo preparato e consumato all’aperto presso i proprietari di serre, la visita al camping “Nesin Matematik Koyu” (http://www.nesinkoyleri.org/) realizzato su una collina da Ali Nesin, un matematico turco che ha vinto il premio Leelavati nel 2018 e destinato a esperienze culturali e di vita di gruppo per ragazzi piccoli e grandi, fino all’escursione in piccoli centri sul mare, veri gioielli di creatività e di bellezza. Certamente una parte importante per la conoscenza della cultura locale e nazionale hanno avuto le cene organizzate sempre in locali diversi e caratteristici con degustazione di menù tipici ed elementi folkloristici.
Durante le varie giornate abbiamo visitato le seguenti cittadine: Sigacik, una cittadina sul mare dalle tipiche costruzioni bianche che nell’antichità era il porto a nord della città di Teos; il villaggio di Sirince, noto per la produzione di vino; la città di Urla e la street art dove si possono acquistare ad esempio dipinti, ceramiche e gioielli in vetro.
Tra le attività in classe abbiamo visto una visual story preparata dalla coordinatrice turca sui molteplici effetti dell’inquinamento sull’ambiente. La visual story è una metodologia didattica innovativa che dovrà essere utilizzata anche nei futuri incontri. L’ultima mattinata è stata la più intensa e importante perchè, sotto la guida sicura e decisa della coordinatrice dell’Estonia, capo-fila del Progetto, abbiamo programmato dettagliatamente le attività e i meeting fino al 2020. Lei ha mostrato la soddisfazione di lavorare con un gruppo disponibile e affiatato e ha concluso augurando a tutte di portare a termine il lavoro iniziato con l’entusiasmo dimostrato fin qui.
La consegna degli attestati, che testimoniano la presenza al meeting, e la foto di gruppo hanno concluso la nostra esperienza in Turchia, che ci ha visto ancora insieme per l’ultima cena, prima dei saluti e, per qualcuna, dell’arrivederci nelle nostre scuole.

Un grazie particolare alle nostre Presidi e ai nostri colleghi che ci hanno permesso questa esperienza bella anche se faticosa.