Nel buio del cortile, nell’oscurità della notte, un cuore irradia luce… al centro del cuore il Dio-Bambino che spalanca le braccia e “semina” cuori che colorano il mondo intero. Questa la sintesi dell’icona del presepe 2020, che fa bella mostra di sé nel cortile dell’Istituto Santo Spirito. Non si tratta solo di una tradizione, ma di un invito a riflettere per chiunque passi, perché il presepe è visibile fin dalla strada su cui l’Istituto si affaccia.
Ma quale il tema di quest’anno? Ovviamente la proposta di pastorale ed in particolare l’espressione “Nel cuore del mondo”. Dio viene nel mondo, scende e sceglie di abitare il cuore di ogni uomo; viene il Signore e cambia il cuore di ciascuno… “Vi darò un cuore nuovo, metterò dentro di voi uno spirito nuovo, toglierò da voi il cuore di pietra e vi darò un cuore di carne” (Ez. 36, 26). Il Signore viene, perché ama l’uomo da sempre; viene nel mondo, viene nell’oggi, viene qui ed ora… viene nel nostro mondo, un mondo che Dio ha tanto amato da mandare il suo Figlio, come ben afferma l’evangelista Giovanni (cfr. Gv 3,16-18).
Accogliere il Dio-Bambino non può vederci fruitori passivi del cambiamento, della novità che Egli opera nella vita di ognuno: accogliere Lui, significa essere a nostra volta portatori del cambiamento, della novità, per spargere attorno a noi amore, per cambiare a nostra volta il cuore del mondo.
Questa è l’esperienza che bambini e ragazzi della Scuola Primaria e Secondaria di 1° grado Santo Spirito hanno vissuto in occasione dell’inaugurazione del presepe; attraverso una semplice celebrazione hanno iniziato a far fiorire nel loro piccolo il mondo; hanno compreso che non servono gesti grandiosi per cambiare il mondo: basta donare ciò che si ha, cioè un sorriso, il proprio tempo, una mano. I bambini hanno voluto tradurre in un gesto concreto questo impegno portando generi alimentari per le famiglie più bisognose.
Così Dio nasce nel cuore del mondo, ogni volta che, attraverso i nostri gesti, seminiamo amore… saremo così “buoni cristiani e onesti cittadini” capaci di farci carico del nostro mondo, del nostro quotidiano… noi: cittadini consapevoli e responsabili.
Matteo Pantani