Vogliamo la Pace!

“Vogliamo la pace!”… non ci stanchiamo di ripeterlo… e con questo semplice video vogliamo far salire al cielo il nostro desiderio di pace come Polo Scolastico Cattolico Salesiano delle Figlie di Maria Ausiliatrice di Livorno (Scuole Paritarie Istituto Maria Ausiliatrice ed Istituto Santo Spirito”).

Crediamo fortemente che la Pace sia un diritto umano fondamentale della persona e dei popoli. Ed è per questo che siamo scesi nei nostri cortili per manifestare con fantasia, creatività e tanto colore, la nostra ‘voglia di pace’… Tutti insieme, piccoli della Scuola dell’Infanzia, Primaria, ragazzi della Secondaria di Primo Grado, Docenti e non… insieme per un mondo di pace.

Vogliamo crederci! Vogliamo scommettere che nascerà la pace! “Noi… vogliamo la pace!”

Nelle Tue mani

Iniziamo oggi un cammino che ci conduce alla Pasqua: la Quaresima. Quest’anno il giorno delle ceneri ha un valore in più; nelle nostre intenzioni di preghiera c’è in modo speciale la richiesta che si interrompa la guerra in Ucraina. La celebrazione delle ceneri, che ogni grado scolastico del nostro Polo (Istituto Santo Spirito e Istituto Maria Ausiliatrice) ha celebrato, ha assunto in modo speciale questo significato: mettersi nelle mani di Dio.

In Quaresima ci si affida a Dio, si mettono nelle Sue mani i nostri peccati affinché si abbia da Lui il sostegno e la forza per cambiare rotta. Ma a Lui si affidano anche i nostri desideri di bene ed in questo caso il sogno della pace. Abbiamo chiesto al Signore che, in questo tempo di Quaresima, faccia germogliare nei nostri cuori il seme della pace.

«Signore Dio di pace, ascolta la nostra supplica! Apri i nostri occhi e i nostri cuori e donaci il coraggio di dire: “mai più la guerra!”»: comincia così la preghiera di Papa Francesco diffusa via social per la giornata di oggi, 2 marzo, Mercoledì delle Ceneri, ma, soprattutto, giornata di preghiera mondiale e digiuno contro la guerra in Ucraina. E noi abbiamo fatto nostro l’invito del Papa ed abbiamo chiesto al Signore della Vita di aiutarci, nel nostro piccolo, a compiere scelte di pace, riconciliazione, perdono.

Matteo Pantani

La gioia nasce…

Anche in questo tempo carico di cattive notizie, abbiamo scelto di trascorrere una giornata all’insegna della gioia. L’occasione? Il martedì grasso, tradizionale festa, che sancisce l’ultimo giorno di carnevale.

E così anche noi oggi, 1 marzo 2022, abbiamo voluto far festa. La festa, nella tradizione salesiana, ha radici profonde. Don Bosco stesso ha inteso e ha fatto capire ai suoi giovani che impegno e gioia vanno insieme, che la santità e l’allegria sono un binomio inseparabile: «la santità consiste nello stare molto allegri». La spiritualità giovanile salesiana propone un cammino di santità semplice, allegra e serena, vissuta nel quotidiano.

Il Carnevale oggi è stato vissuto da tutti i bambini e ragazzi del nostro Polo Scolastico insieme agli adulti… tutti abbiamo vissuto in un clima di festa. Madre Mazzarello era solita dire che “la gioia è segno di un cuore che ama molto Dio”… grandi e piccolo si sono lasciati coinvolgere dall’aria festosa, che ha contraddistinto aule e cortili… maschere, canti, danze, giochi… tutto vissuto in semplicità; momenti che ricorderemo non solo perchè hanno rallegrato tutti in questo tempo di pandemia, ma anche perchè hanno sollevato i cuori in questi giorni in cui ovunque echeggiano parole legate alla guerra che si sta combattendo in Ucraina.

La speranza: che presto anche là dove soffiano venti di guerra, torni la gioia, fiorisca la pace, si semini felicità.

Matteo Pantani

Uscita delle nostre canzoni

E’ ufficiale! L’11 Febbraio esce, su tutte le piattaforme digitali, l’EP del Polo dal titolo “Una Scuola Per Te”. All’interno l’inno “C’è una scuola per te” e il canto a Don Bosco “La Mia Vita Vi Darò”.

Una scelta, la nostra, quella di offrire ad altre scuole, ad altre realtà salesiane, la possibilità di ‘cantare con noi’, ‘cantare di noi’. Le due canzoni presenti nell’EP (scritte in collaborazione tra Dimitri Cappagli e Matteo Pantani con il supporto, gli arrangiamenti, il mixaggio e la produzione di Carlo Bosco) nascono dal bisogno di esprimere in musica l’esperienza, tutta salesiana, che si vive all’interno delle Scuole del Polo Scolastico.

L’inno “Una scuola per te” cerca di tradurre in melodia l’essenza di una Scuola Salesiana: l’essere Casa che accoglie, Scuola che avvia alla Vita, Cortile per incontrarsi e vivere in allegria, luogo che indica il cielo; una scuola che accoglie così come si è e rende protagonisti… un luogo che ricorda a tutti la propria mission: vedere i giovani felici nel tempo e nell’eternità (facendo propria l’espressione di don Bosco).

Il canto “La mia vita vi darò”, composto per il mese salesiano 2022, intende rendere vive oggi le parole di don Bosco: “Io per Voi studio, per Voi lavoro, per Voi sono pronto anche a dare la Vita”. Ancora oggi queste parole risuonano in ciascuno di noi; viaggiando attraverso il tempo e lo spazio giungono al nostro cuore, oggi, più vive che mai. Ci sentiamo da lui amati, noi oggi, come i giovani di allora. Questo alimenta la nostra speranza ed i nostri sogni di futuro.

Buon ascolto.

Matteo Pantani

Far festa a Don Bosco… a distanza

Non potevamo rinunciare a far festa a San Giovanni Bosco, padre, maestro, amico della gioventù. E così abbiamo cercato di prepararci per vivere questo momento.

Durante la novena, grazie alle Juniores (le giovani suore) dell’Ispettoria ILS (Emiliana-Ligure-Toscana), la Comunità Educante e gli alunni hanno avuto modo di conoscere alcuni sogni di don B0sco attraverso semplici video, che ogni mattino hanno dato il buongiorno a bambini, m ragazzi, genitori, personale docente e non. I video sono stati non solo un motivo in più per conoscere don Bosco, ma anche un’opportunità di riflessione e confronto.

Oggi, 31 gennaio, in occasione della festa liturgica del Santo fondatore dell’opera salesiana, alle 10.00 in punto, tutti gli alunni del Polo Scolastico si sono incontrati virtualmente su piattaforma per dar vita ad una tombolata. Ogni classe dotata di una grande cartella, si è sfidata non solo a colpi di fortuna per accaparrarsi ambo, terno, quaterna, cinquina e tombola, ma anche a suon di ‘sogni’; infatti la tombola prevedeva anche alcune domande riguardanti i sogno approfonditi durante la novena.

Il tutto è stato scandito dal canto “La mia vita vi darò”, composto proprio per far festa a Don Bosco.

Matteo Pantani

Crescere al tempo del Covid: nuove sfide educative

Il Polo Scolastico Salesiano di Livorno ha organizzato un incontro a tre voci per fare della festa di don Bosco che stiamo per celebrare un’occasione di riflessione e formazione.

Al Cinema Teatro dei Salesiani, in diretta Facebook per permettere a tanti di partecipare, Andrea Raspanti – Assessore al sociale del Comune di Livorno -, Lamberto Giannini – Professore e direttore della compagnia teatrale Mayor Von Frinzius – e don Simone Calvano SdB – Direttore e Parroco dell’opera salesiana di Livorno -, hanno offerto il loro contributo riguardo il tema proposto: “Crescere al tempo del Covid. Nuove sfide educative”. La serata è stata condotta da Federica Marianelli (Docente e Vice-Coordinatrice della Scuola Primaria M.Ausiliatrice) e da Don Stefano Casu (Docente della Scuola Secondaria di 1° grado M.Ausiliatrice e Salesiano Direttore dell’Oratorio).

Andrea Raspanti ha presentato, dati alla mano, alcune delle criticità che emergono nel contesto socioculturale livornese che riguardano famiglia, infanzia e adolescenza e che la pandemia ha messo ancor più in evidenza: squilibrio demografico, instabilità nei rapporti familiari e labilità dei rapporti in generale, maggiore incidenza delle patologie e sofferenze psichiche, ricorso sempre più diffuso non solo a psicofarmaci e sostanze. A fronte di tutto ciò, la prevalenza di interventi “d’emergenza” da parte dei servizi sociali, a discapito di servizi preventivi.

Lamberto Giannini ha messo in evidenza che l’accelerazione causata dalla pandemia nelle problematiche sociali ha fatto sì che i primi ad essere dimenticati siano stati i giovani. Egli sostiene che la questione di fondo sia legata al “senso”. Di fatto i ragazzi, i giovani, non sono messi nella condizione di trovare il “perché” di quel che fanno, il significato della loro vita. Di questa assenza di senso patiscono anche gli adulti, ma a pagarne di più le spese sono i giovani. Se mancano “segni” di significato, manca uno scopo, un obiettivo, ed è impossibile “vedere lontano”. Ci siamo ridotti – dice Giannini – ad accontentarci del godimento e a rinunciare al desiderio, che è l’elemento indispensabile per crescere, per andare oltre, facendo della propria vita una narrazione (raccontando quello che viviamo ne scopriamo il senso). Il ruolo dell’insegnante (letteralmente: che lascia il segno) è andato in crisi insieme alla funzione stessa della scuola. In virtù della “cautela”, frutto della paura, stiamo rinunciando a tutto, anche al nome (per assurdo – anche nella scuola – per “cautela” non è ritenuto opportuno chiamare gli studenti per nome, che diventano solo iniziali, numeri di matricola). Tuttavia, nonostante gli adulti – nonostante noi – ci sono giovani che non rinunciano a desiderare un senso. Diventano loro in-segnanti per il mondo adulto. Cosa possiamo fare? Ciò che è davvero urgente è promuovere. Non solo prevenire i problemi, le cadute, gli errori, ma mettere nelle condizioni di costruire significati, cominciando noi adulti a riappropriarci della nostra storia significante e significativa.

Don Simone Calvano ha ripreso l’esperienza di don Bosco richiamando in particolare la sua scelta pedagogica di agire sempre come comunità educativa, mai da solo, e il valore della testimonianza, che altro non è se non narrazione di vita nella quotidianità, che propone sempre percorsi di senso, di ricerca di significato. L’attenzione di don Bosco all’interiorità di ogni giovane – a quella che egli chiamava coscienza – rivela l’importanza di educare al desiderio e di sostenere nel cammino di crescita personale. La pazienza è poi il tratto tipico di don Bosco educatore che don Simone propone atteggiamento indispensabile per chi lavora oggi con i giovani. Ha inoltre invitato a cercare nella e oltre la crisi “punti accessibili al bene” che lascino spazio per un annuncio di novità e di bellezza.

Quali le sfide che la comunità, che la società a vari livelli, deve affrontare e vincere per accompagnare i giovani oggi? Andrea Raspanti ha parlato dell’urgenza di ridensificare il tessuto sociale, di favorire la creazione di luoghi che possano essere ambienti di vera crescita per i giovani, di pensare e realizzare opere segno non solo per i giovani ma con i giovani, coinvolgendoli in prima persona.

Lamberto Giannini ha ribadito quanto sia importante essere accanto ai giovani, senza pretendere di “fare i giovani”, con intelligenza emotiva, non lasciandoli soli, gettati in un mondo in cui paia impossibile progettarsi. La presenza dell’adulto deve essere un richiamo ad “un altro mondo” possibile, a un senso per cui valga la pena vivere, a desideri che portano a guardare oltre.

Don Simone Calvano, agganciandosi anche all’esperienza del Sinodo che la Chiesa e le singole comunità cristiane stanno vivendo, ha richiamato l’impegno a mettersi in ascolto accogliente e attivo del mondo, soprattutto dei giovani. Ha infine presentato l’Oratorio secondo il cuore e la prassi di don Bosco come contesto comunitario ed educativo adatto ad accogliere le esigenze di crescita dei giovani e a rispondere alle urgenze della complessità in cui viviamo.

Tante le sollecitazioni e tanti gli spunti di riflessione e di azione ricevuti in questo incontro. Ci siamo lasciati con il proposito non solo di continuare a formarci e a riflettere ma di lavorare insieme per i giovani di Livorno.

Suor Carmen Rasori

 

IL VIDEO DELLA SERATA

Open Day 15 gennaio 2022

Saranno presentate le due Scuole del Polo Scolastico Salesiano nelle prossime giornate di Open Day, che si svolgeranno rispettivamente il 24 novembre 2018 (Istituto Santo Spirito) e l’1 dicembre 2018 (Istituto Maria Ausiliatrice).

Video-Auguri di Natale Sc.Primaria 2021

Semplici video-auguri di Natale della Scuola Primaria “Maria Ausiliatrice” e “Santo Spirito” per augurare buone feste anche a distanza.

Verbum caro factum est

“Verbum caro factum est”… questo il tema del presepe 2021 dell’Istituto Santo Spirito. Un presepe per scoprirsi “Amati e chiamati”, come indica la proposta di pastorale per il corrente anno. Molti i simboli che l’installazione, che illumina il cortile dell’Istituto, contiene. Ogni parte del presepe vuole essere un messaggio per chi lo osserva.

La stella, unisce terra e cielo; invita a guardare in alto a Colui che ama di amore infinito… Lui irradia la Sua luce carica d’amore sull’Uomo di ogni tempo.

Il Libro, la Parola di Dio che da sempre guida la storia dell’Uomo: la Parola è il dono d’Amore di Dio all’umanità.

Lo spartito è invito a cantare… e a cantare insieme. Un’armonia di voci, che annuncia che la Parola si è fatta carne: l’more di Dio diviene tangibile ieri, oggi, sempre. Lo sparito è invito a essere una cosa sola, a fare unità, a suonare (vivere) in armonia con gli altri.

Il Bambino è la Parola fatta carne: “Dio ha tanto amato il mondo da mandare Suo Figlio unigenito”.

I pastori sono l’immagine dell’Uomo di ogni tempo, che cerca ed accoglie il Dio-Bambino, il Verbo fatto carne e che canta al mondo di aver visto, in Lui, una grande luce. Noi, come i pastori, siamo chiamati ad annunciare il Suo grande amore… noi Amati e Chiamati.

Nel  periodo di Avvento tutti i gradi scolastici dell’Istituto hanno vissuto un cammino di preparazione sul tema dell’accordarsi, attraverso la metafora dell’orchestra, dei suoi elementi e del direttore. Questo tema è stato ripreso durante il momento celebrativo  di inaugurazione del presepe, che ha visto ciascun bambino porre nell’istallazione un pastore musicante, per dire: “io ci sto! Ti accolgo Signore, riconosco il Tuo amore per me e mi sento chiamato a ‘cantare’ al mondo che grande è il Tuo amore per noi”!

Matteo Pantani

Una focaccia… solidale

Quale modo migliore per concludere la Scuola prima delle vacanze natalizie, se non con una merenda consumata all’insegna della solidarietà? Per questo motivo le Scuole Primarie e Secondarie di 1° grado hanno consumato il 23 dicembre una semplice focaccia, per vivere un Natale solidale.

L’iniziativa, lanciata dall’Ispettoria ILS in occasione della Giornata Missionaria Salesiana, non era stata realizzata proprio nell’intento di viverla nel periodo di Avvento. Abbiamo voluto così rendere concreto e tangibile il nostro cammino di preparazione al Natale; il progetto a cui abbiamo aderito come Polo Scolastico è: “Una focaccia per un Kg di farina”. La nostra Ispettoria (la provincia religiosa che comprende le regioni di Liguria, Emilia Romagna e Toscana) da anni è gemellata con Gubrye, un villaggio dell’Etiopia; su richiesta Vescovo della Diocesi locale, le nostre suore salesiane hanno accolto l’invito a prestare la loro opera in accordo al loro carisma che è rivolto principalmente alla formazione dei giovani ed alla promozione della donna. La sfida è molto impegnativa in quanto la missione sta crescendo a poco a poco dal nulla.

Abbiamo voluto accogliere un sogno che le nostre suore della missione hanno comunicato tramite lettera: “A questo punto vi chiediamo un aiuto per il cibo: vorremmo fare una grande distribuzione di farina e olio con cui loro (le famiglie) fanno piccole focaccine. Un sacco di farina di 50 kg costa 47 € e un litro di olio 2 €”.

Per rispondere a questa richiesta e provare a vivere un Avvento di solidarietà, l’ultimo giorno di scuola, il giorno 23 dicembre 2021, abbiamo proposto a bambini e ragazzi (della Primaria e Secondaria di 1° grado) di non portare la merenda da casa, ma di consegnare un’offerta in cambio di un pezzo di schiacciata, in modo da poter così raccogliere una  somma da destinare a Gubrye.

La Scuola dell’Infanzia aveva provveduto alla raccolta di offerte durante il mese di novembre e fino all’inizio di dicembre. Anche questa iniziativa è risultata molto gradita, segno che il cuore delle nostre famiglie è sempre disponibile a fare spazio ai bisogni dell’altro.

Riportiamo sotto un semplice video ricevuto da Sr Rosaria, una nostra Figlia di Maria Ausiliatrice missionaria a Gubrye.

Matteo Pantani