Verbum caro factum est

“Verbum caro factum est”… questo il tema del presepe 2021 dell’Istituto Santo Spirito. Un presepe per scoprirsi “Amati e chiamati”, come indica la proposta di pastorale per il corrente anno. Molti i simboli che l’installazione, che illumina il cortile dell’Istituto, contiene. Ogni parte del presepe vuole essere un messaggio per chi lo osserva.

La stella, unisce terra e cielo; invita a guardare in alto a Colui che ama di amore infinito… Lui irradia la Sua luce carica d’amore sull’Uomo di ogni tempo.

Il Libro, la Parola di Dio che da sempre guida la storia dell’Uomo: la Parola è il dono d’Amore di Dio all’umanità.

Lo spartito è invito a cantare… e a cantare insieme. Un’armonia di voci, che annuncia che la Parola si è fatta carne: l’more di Dio diviene tangibile ieri, oggi, sempre. Lo sparito è invito a essere una cosa sola, a fare unità, a suonare (vivere) in armonia con gli altri.

Il Bambino è la Parola fatta carne: “Dio ha tanto amato il mondo da mandare Suo Figlio unigenito”.

I pastori sono l’immagine dell’Uomo di ogni tempo, che cerca ed accoglie il Dio-Bambino, il Verbo fatto carne e che canta al mondo di aver visto, in Lui, una grande luce. Noi, come i pastori, siamo chiamati ad annunciare il Suo grande amore… noi Amati e Chiamati.

Nel  periodo di Avvento tutti i gradi scolastici dell’Istituto hanno vissuto un cammino di preparazione sul tema dell’accordarsi, attraverso la metafora dell’orchestra, dei suoi elementi e del direttore. Questo tema è stato ripreso durante il momento celebrativo  di inaugurazione del presepe, che ha visto ciascun bambino porre nell’istallazione un pastore musicante, per dire: “io ci sto! Ti accolgo Signore, riconosco il Tuo amore per me e mi sento chiamato a ‘cantare’ al mondo che grande è il Tuo amore per noi”!

Matteo Pantani

Una focaccia… solidale

Quale modo migliore per concludere la Scuola prima delle vacanze natalizie, se non con una merenda consumata all’insegna della solidarietà? Per questo motivo le Scuole Primarie e Secondarie di 1° grado hanno consumato il 23 dicembre una semplice focaccia, per vivere un Natale solidale.

L’iniziativa, lanciata dall’Ispettoria ILS in occasione della Giornata Missionaria Salesiana, non era stata realizzata proprio nell’intento di viverla nel periodo di Avvento. Abbiamo voluto così rendere concreto e tangibile il nostro cammino di preparazione al Natale; il progetto a cui abbiamo aderito come Polo Scolastico è: “Una focaccia per un Kg di farina”. La nostra Ispettoria (la provincia religiosa che comprende le regioni di Liguria, Emilia Romagna e Toscana) da anni è gemellata con Gubrye, un villaggio dell’Etiopia; su richiesta Vescovo della Diocesi locale, le nostre suore salesiane hanno accolto l’invito a prestare la loro opera in accordo al loro carisma che è rivolto principalmente alla formazione dei giovani ed alla promozione della donna. La sfida è molto impegnativa in quanto la missione sta crescendo a poco a poco dal nulla.

Abbiamo voluto accogliere un sogno che le nostre suore della missione hanno comunicato tramite lettera: “A questo punto vi chiediamo un aiuto per il cibo: vorremmo fare una grande distribuzione di farina e olio con cui loro (le famiglie) fanno piccole focaccine. Un sacco di farina di 50 kg costa 47 € e un litro di olio 2 €”.

Per rispondere a questa richiesta e provare a vivere un Avvento di solidarietà, l’ultimo giorno di scuola, il giorno 23 dicembre 2021, abbiamo proposto a bambini e ragazzi (della Primaria e Secondaria di 1° grado) di non portare la merenda da casa, ma di consegnare un’offerta in cambio di un pezzo di schiacciata, in modo da poter così raccogliere una  somma da destinare a Gubrye.

La Scuola dell’Infanzia aveva provveduto alla raccolta di offerte durante il mese di novembre e fino all’inizio di dicembre. Anche questa iniziativa è risultata molto gradita, segno che il cuore delle nostre famiglie è sempre disponibile a fare spazio ai bisogni dell’altro.

Riportiamo sotto un semplice video ricevuto da Sr Rosaria, una nostra Figlia di Maria Ausiliatrice missionaria a Gubrye.

Matteo Pantani

Video-Auguri di Natale Sc.Infanzia 2021

Semplici video-auguri di Natale della Scuola dell’Infanzia “Maria Ausiliatrice” e “Santo Spirito” per augurare buone feste anche a distanza. I piccoli presentano: “Natale che schianto!”

Open Day 2021

Saranno presentate le due Scuole del Polo Scolastico Salesiano nelle prossime giornate di Open Day, che si svolgeranno rispettivamente il 24 novembre 2018 (Istituto Santo Spirito) e l’1 dicembre 2018 (Istituto Maria Ausiliatrice).

Lascia sempre il segno

Venerdì 29 ottobre, a Livorno, tutta la Comunità Educante si è stretta attorno a suor Grazia per un saluto grato e affettuoso prima della sua partenza per la Terra Santa. Finalmente per lei “Gerusalemme noi ti rivedremo…” non sarà più un miraggio, ma una gioiosa realtà. La partenza, rimandata di mese in mese dallo scorso anno a causa del Covid 19, si realizzerà da Roma, domenica 31 ottobre.

Nella comunità di Santo Spirito, la preghiera di Vespro (scarica la preghiera cliccando qui) si è arricchita della presenza di giovani e animatori dell’Oratorio, insegnanti, genitori e alcuni nonni, che a nome di tutti coloro che hanno avuto la fortuna di incontrare sr. Grazia, hanno voluto esprimere il loro grazie al Signore e a lei che con la sua bontà, pazienza e generosità, li ha fatti sentire a casa, accolti e amati. La preghiera introdotta dalle parole di Papa Francesco e di Madre Mazzarello, da una storia semplice e suggestiva, ha avuto sapore di famiglia e si è conclusa con un canto “Sei con noi” (cantato e danzato dai giovani dell’Oratorio) per dirle che ci ha “lasciato un segno”, che rimarrà sempre con noi… I palloncini a forma di cuore lanciati in aria hanno fatto esplodere, anche se con un po’ di nostalgia, la festa! Un dono simbolico le è stato offerto dai giovani: una chiavetta USB a forma di cuore contenente espressioni personali di ciascun animatore dell’Oratorio sui segni lasciati da Suor Grazia nella vita di ciascuno.

Sabato 30 ottobre è stato il grazie della comunità. Nell’Eucaristia abbiamo trovato la Parola più vera per dirle il nostro grazie e la nostra fraternità. Suor Teresita ha interpretato tutte noi: “Ora la strada di casa ti porta verso Gerusalemme, ma il percorso può essere fatto al ritorno verso questa tua casa, che chiamiamo delle origini! Lui, il Signore Gesù perché il tuo dono ai giovani continui, maturi, diventi scuola di vita. A Cana ti attende Maria, la Signora delle nozze che ti insegnerà a non far mai tramontare nel cuore la festa del miracolo. Ti affidiamo a Lei e tu porta nel cuore la certezza che sei lontana, ma anche vicina perché noi siamo nel tuo cuore e tu nel nostro!”

Conoscendola aggiungiamo: Ecco suor Grazia non ti devi imbarazzare di tanta riconoscenza, ricorda: “il bene ritorna sempre” e tutto quello che hai seminato andrà a buon fine e porterà buoni frutti e speriamo anche sante vocazioni!
Arrivederci a presto !

Sr. Laura Anastasia

La prova… del fuoco

Al termine della giornata scolastica, il cortile dell’Istituto Maria Ausiliatrice si è riempito di aspiranti pompieri! E così venerdì 22 ottobre 2021 e gli addetti all’emergenza del Polo Scolastico si sono incontrati per effettuare il corso di aggiornamento antincendio. Sotto la guida della Ditta EmmeCi SaS e della Ditta Vincis,  dopo aver preso parte alla parte teorica, i nostri coraggiosi addetti si sono cimentati nella prova pratica.

Un momento importante che sottolinea l’attenzione rivolta da parte dei nostri Istituti alla sicurezza. Più si è consapevoli delle corrette procedure, più si garantisce un ambiente sicuro. Grazie a quanti hanno partecipato al corso e ancor di più per essersi assunti la responsabilità di essere parte attiva della squadra di emergenza.

Matteo Pantani

Attestati Cambridge 2020/2021

Ha avuto luogo presso l’Istituto MariaAusiliatrice e l’Istituto Santo Spirito la consegna degli attestati Cambridge. Gli alunni della Scuola Primaria hanno potuto conseguire, al termine dello scorso a.s., il livello Starters e Movers, mentre quelli della Secondaria di 1° grado il Key.

Si tratta di un momento importante, quello della consegna dell’attestato, che certifica grazie al superamento dell’esame, i livelli conseguiti nell’ambito del percorso internazionale per quanto riguarda la lingua inglese. Dal 2012 la Scuole del Polo, all’interno del normale curricolo di studi, offrono questa possibilità che fa parte dell’Offerta Formativa. Coloro infatti che scelgono le nostre Scuole saranno chiamati a superare i sopra citati esami.

Grazie di cuore tutti coloro che si sono adoperati affinché i nostri alunni potessero vivere questa esperienza ed in particolare a tutte/i le Docenti di Lingua Inglese nonché ai/alle esperti/e madrelingua.

Matteo Pantani

Giornata mondiale dell’insegnante

Il 6 Ottobre 2021, presso il Polo Scolastico F.M.A. di Livorno, la Classe Terza della Secondaria di primo grado dell’Istituto Santo Spirito ha celebrato con entusiasmo la Giornata Mondiale degli insegnanti insieme al dirigente scolastico Sara Merlo, al prof. Dario Dini, al Centro per l’Unesco di Firenze con il presidente Vittorio Gasparrini, al Club per l’UNESCO di Livorno con la presidente Rossella Chelini. L’evento si è svolto in teatro alle 10.30 con la consegna degli attestati di partecipazione e di merito al concorso ‘Dante the immortal light’, al quale la classe ha partecipato con un cortometraggio in occasione dell’anno dantesco in cui ricorrono i settecento anni dalla morte di Dante Alighieri.

Dario Dini

Ripartire da Don Bosco

Il Sistema preventivo di Don Bosco, è stato il tema del Sabato mattina 18 Settembre, momento offerto a tutti i docenti del Polo Scolastico Salesiano di Livorno, tempo che ciascun educatore, maestro e professore, parte della comunità educante, ha dedicato
all’ ascolto e alla condivisione di quanto caratterizza la spiritualità del Santo educatore, lasciata in eredità ai suoi figli.

Il cammino dell’ anno scolastico appena intrapreso vedrà ciascuno impegnato al fianco dei bambini, dei ragazzi e delle famiglie che hanno scelto la nostra opera come scuola e casa salesiana in cui crescere, per essere persone capaci di amare, pensare e scegliere; perciò è stata un’opportunità ripartire da Don Bosco, padre e maestro, che ci ricorda la preziosità dell’ arte di educare l’uomo nella sua integrità, affinché possa vivere nella gioia la propria vocazione.

Il lavoro insieme ci ha ricordato la grandezza della missione alla quale ciascuno di noi è stato chiamato: offrire cuore, ambiente, tempo e condizioni affinché ogni giovane possa essere generato dalla relazione educativa, potendo fidarsi di adulti che vedano in loro il bene, li aiutino a coltivare le loro potenzialità e valorizzino i loro desideri di crescita, attraverso una progettualità che pone la persona al centro.

Ci auguriamo vicendevolmente di educare con passione, narrando con la nostra vita che si può essere felici nel tempo e nell’eternità come diceva San Giovanni Bosco.

Suor Martina Gaiani

Istruire ed educare nella Scuola Salesiana

Tutti devono avere la possibilità di andare a scuola perché tutti hanno il bisogno e il diritto di istruirsi e di dedicare parte della propria vita a costruire, passo dopo passo, quel bagaglio di conoscenze necessarie per divenire membri attivi della collettività. Ma l’istruire, termine che deriva dal latino in-struere, ossia l’inserire all’interno della persona un contenuto scibile, è ben poca cosa se non è accompagnato, in un perfetto e proficuo dialogo, dall’educare. Questo termine, anch’esso derivato dal latino e precisamente da ex-ducere (ossia il trarre fuori dal di dentro di una persona una capacità, una potenzialità o un tratto caratteriale) è un concetto germano dell’istruire. Dov’è l’uno vi deve essere anche l’altro, se si vuole che la formazione scolastica debba essere conseguita in tutta la sua completezza.

Ciò era ben chiaro a Don Bosco, il quale, seguendo gli insegnamenti di Francesco di Sales in tema di paideutica, decise di fondare l’Oratorio. Questo era uno spazio in cui i ragazzi, vivendo giorno dopo giorno esperienze istruttive ed educative, scoprivano il loro modo di essere al mondo.

Con Don Bosco la formazione scolastica si è trasformata in una dimensione in cui la familiarità e la confidenza, mostrate dall’educatore nei confronti dei suoi studenti, hanno permesso di condurre ciascun ragazzo lungo un proficuo percorso educativo, determinando così la frattura di quella barriera di diffidenza che spesso si registra nel contesto della vita scolastica. Per Don Bosco, infatti, il cuore pulsante della vita della sua scuola non sono i libri e i docenti, bensì, gli alunni stessi. Sono quest’ultimi i veri protagonisti, i veri attori sul palcoscenico, i quali ogni giorno, seguendo le linee di una spiritualità non di alta caratura intellettuale e puramente teorica, ma quotidiana, umile, semplice e diretta, sono condotti a scoprire da soli chi essi sono veramente e a maturare il corretto modo di comportarsi nella relazione con gli altri.

Le scuole salesiane, che proprio da Francesco di Sales derivano il nome, poggiano, pertanto, sui pilastri di un Umanesimo Cristiano, per mezzo del quale la dimensione profondamente e sinceramente religiosa di un legame forte e intenso con un Dio, che ci ha fatto dono della vita e della ragione, si unisce e fonde con l’attenzione e l’interesse verso la dimensione sociale, politica ed etica dell’uomo. Don Bosco parlava infatti dell’educatore come di una funzione civile a tutti gli effetti, il cui compito primiero è far maturare studenti che possano essere un domani “utili cittadini”. E a tal riguardo in un suo piccolo e conciso ma denso scritto, Il sistema preventivo nell’educazione della gioventù, egli descrisse il suo modello educativo, denominato appunto sistema preventivo. Attraverso esso, egli mirava a un obiettivo, semplice nella sua definizione ma estremamente difficile nella sua attuazione: sottrarre alla vita della strada i ragazzi, curandoli sotto il profilo spirituale, psicologico e intellettuale, mirando così a prevenire il disordine nella società. Ai suoi occhi, ogni giovane è un unicum, il quale dotato di abilità, energie e capacità e nello stesso tempo bloccato da difficoltà, insicurezze e paure, deve essere supportato, guidato ed educato. Aiutando così il ragazzo a trarre fuori dalla sua anima le prime, e a eliminare le seconde, egli lo guidava nel trovare il proprio “punto accessibile al bene”.

Per riuscire nell’intento di essere non solo una guida intellettuale ma anche educativa e quindi una figura degna di fiducia, l’educatore salesiano deve aver presente i fondamenti di questo sistema preventivo:
-La ragione, ossia credere che per mezzo di questo dono di Dio l’uomo possa essere in grado di apprendere e decidere nella e della propria vita.
Religione, ossia sentimento spirituale e visione del mondo e della vita, che supporta l’uomo nei momenti di difficoltà e che gli permette di orientarsi verso il bene.
Amorevolezza, che è il fondamento di ogni vera azione educativa, perché nell’entità dell’amore è presente in germe la volontà del creare, del costruire e del donare la vita.
Fiducia nell’educazione, perché è lo strumento che l’uomo possiede per creare una società ordinata e posta su saldi principi.
Ottimismo, perché ricordiamo che per Don Bosco “ogni ragazzo possiede un punto accessibile al bene”.
Amicizia, poiché essa condivide con l’amore quella forza che lega gli esseri umani e permette di rinsaldare le basi della società.
-Il gioco, non identificabile solo come semplice svago ma come mezzo per cementare ulteriormente il senso di fratellanza e allegria, condivisa negli spazi aperti del cortile e del giardino.

La scuola salesiana è, quindi, una casa che accoglie, una parrocchia che evangelizza, una scuola che si occupa di avviare alla vita. Questo è quanto hanno condiviso e riflettuto i docenti del Polo Scolastico FMA di Livorno nella giornata formativa del 18 settembre 2021.

Francesco P. M. Del Monaco