La tavola rotonda

Un viaggio alla scoperta della varietà naturale e culturale del cibo che invita alla curiosità. E’ questo il cuore del progetto di educazione al consumo consapevole che ha coinvolto i bambini della Scuola dell’Infanzia Maria Ausiliatrice nell’ambito delle iniziative “Scuola e città”. Partendo dai gusti dei bambini e delle bambine si è parlato dei cibi e dei loro colori. Parole chiave: Gusto, curiosità, pregiudizi, cibo. La finalità è quella di introdurre il valore della diversità anche a tavola, scoprire i gusti e il disgusto alimentari propri e della classe, incoraggiare alla scoperta di nuovi sapori. L’esperienza fatta dai piccoli alunni li ha portati ad esprimere i loro gusti, individuare cibi conosciuti e sconosciuti sottolineando l’importanza della stagionalità. Una bella esperienza che ha arricchito il bagaglio di competenze di ciascuno.

Susanna Bracaloni

In cammino verso la Pasqua

Gli occhietti che si guardavano attorno, sorridenti, incuriositi… Perché oggi siamo qui? E chi è quel signore col quel lungo vestito bianco e la sciarpa viola? Tre, quattro, cinque anni di vita e tutto è stupore, novità, curiosità, voglia di provare… È così che oggi i nostri piccolissimi, della Scuola dell’Infanzia “Maria Ausiliatrice”, hanno vissuto il momento dell’imposizione delle ceneri per il mercoledì di inizio della quaresima: un bel racconto dove Gesù dice che loro hanno un Babbo buono nel cielo che è contento di loro e che li vuole ricompensare; un momento in cui chiedere scusa per i piccoli litigi, i capricci, le piccole bugie; una piccola croce fatta con quella polvere grigia che si chiama cenere per dire che vogliamo diventare più buoni ed essere amici di Gesù e l’impegno a mettere nello zainetto, oltre alla merenda, tanti gesti di bontà. Facile no? Per loro sì, facile… anche se diventando gradi le cose si complicano un po’. Grazie a loro, piccoli e aperti alla vita, anche alcuni grandi hanno vissuto con un po’ di commozione questo momento consapevoli del senso di quel gesto. Ed insieme ad essi, anche se in tempi diversi, tutti i ragazzi del polo con serietà ed attenzione dal più piccolo ai grandi della scuola secondaria oggi hanno iniziato così il cammino di quaresima.

Il cammino che ci porta alla Pasqua, con e come questi piccoli, diventa per tutti un percorso da guardare con gli occhi pieni di stupore e di coinvolgimento, lasciandosi accompagnare per mano dalla grazia di Dio per andare insieme verso la gioia della festa della vita. Proprio come loro che, fiduciosi negli adulti, si sono lasciati guidare a scoprire un mondo nuovo, quello di Gesù!

Anche le due Scuole Primarie del Polo, così come le Secondarie di 1° grado, hanno vissuto la celebrazione di imposizione delle ceneri. Tutti hanno affidato al Signore il loro impegno di conversione… il desiderio di cambiare vita rinunciando ogni giorno a ciò che non fa crescere. Essere buoni… impegno che traduce il “non con le percosse” del sogno dei nove anni. Quale tempo migliore per assumere questo impegno se non la Quaresima… un tempo propizio offerto a ciascuno per cambiare rotta e giungere a vivere il mistero Pasquale con cuore nuovo!

Sr Silvia Turrisi

Andiamo a costruire la città

Finalmente quest’anno abbiamo potuto riprendere una bella tradizione per il nostro Polo Scolastico: festeggiare il carnevale tutti insieme. Oggi, 21 febbraio 2023, è stata un’occasione di festa per tutti: grandi e piccini.

Le due Scuole Primarie e Secondarie di primo grado del nostro Polo Scolastico hanno vissuto una mattinata di festa insieme, ritrovandosi nel cortile dell’Istituto Santo Spirito per poi per fare una magnifica sfilata in maschera, che ha portato alunni e insegnanti dei diversi gradi scolastici fino alla Terrazza Mascagni, dove non sono mancate le foto di rito e un po’ di sano gioco tutti insieme.

Il tema che abbiamo scelto per festeggiare il carnevale era “Andiamo insieme a costruire la città”… ci siamo domandati cosa costruisce la città? Cosa la rende una comunità? Quali mestieri? Quali valori? La risposta più bella sia stata la fantasia con la quale alunni e genitori hanno realizzato le maschere per i propri figli e stamani vederli tutti insieme è stato emozionante non solo per loro, ma anche per tutti gli insegnanti. C’era chi aveva scelto per realizzare le maschere per la propria classe alcuni mestieri, altri l’ambiente, altri alcuni mestieri caratteristici di Livorno, altri ancora hanno provato a presentare una Livorno cosmopolita o i quartieri e le peculiarità della città labronica. Con un pizzico di orgoglio e soprattutto tanta gioia nel cuore dobbiamo dire che tutti sono stati veramente bravi.

Lo stesso tema ha coinvolto i piccoli della Scuola dell’Infanzia, che, seppur con modalità diverse, hanno fatto festa in comunione con tutto il resto del Polo Scolastico. Maschere dei mestieri che ‘fanno’ la città, danze, giochi, stelle filanti e dolci hanno reso bella e divertente questa mattinata anche per i i più piccini.

Don Bosco diceva ai suoi ragazzi: “Noi facciamo consistere la santità nello stare molto allegri” e la bella festa di stamani è stata veramente espressione concreta e visibile di questa allegria.

Emanuele Carbonell

Se io fossi fiaba… al via il progetto!

Venerdì 17 febbraio 2023 ha preso il via il progetto “Se io fossi fiaba”, finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmi di Livorno. In questa prima fase sono coinvolti i bambini delle classi terze, quarte e quinte della Scuola Primaria del nostro Polo (Ist. S.Spirito e Maria Ausiliatrice). I primi ad essere protagonisti sono stati gli alunni di “Maria Ausiliatrice”.

I bambini di terza e quarta sono stati protagonisti del primo incontro del progetto. Parte della mattina li ha visti coinvolti in un’attività, guidati da una narrative coach, durante la quale, partendo dalla propria fantasia, hanno prima scritto una fiaba inventando quale fosse la prova da far superare al loro eroe, con quale stato d’animo avrebbe iniziato la missione affidatagli individuandone il colore adatto. Ogni bambino a turno ha dipinto su una tela condivisa ciò che più la creatività ha ispirato. Il primo punto della pennellata, fino ad arrivare all’ultimo segno, ha dato vita ad un bellissimo lavoro di gruppo realizzato dalla mano di ogni bambino.

I bambini sono stati coinvolti in un cerchio narrativo per fare un’esperienza di ascolto molto intenso e partecipato. La narrative coach ha proposto un esercizio di rilassamento, durante il quale i bambini hanno preso contatto consapevole con il silenzio e la calma, esprimendo le sensazioni provate. La narrative coach ha poi raccontato la fiaba “Le tre piume” dei fratelli Grimm, utilizzando un teatro da tavolo giapponese (Kamishibai – Storie di carta).

All’ascolto è seguito un dialogo, attraverso il quale i bambini sono stati sollecitati a esprimere le impressioni suscitate dalla storia e a verbalizzare ciò che di essa è piaciuto oppure no. La fase successiva prevedeva che si mettessero “nei panni” dei personaggi della storia, e ciò li ha guidati ad una maggiore profondità, aiutandoli ad andare oltre le sensazioni, condividendo il loro vissuto e ciò che per loro è veramente importante (bisogno di riconoscimento/il re, andare oltre alla apparenze/il principe sciocco, trovare il buono che abbiamo vicino/la piuma, dare il giusto valore alle cose/gli altri due principi, avere qualcuno che aiuti nella realizzazione dei propri sogni/la regina ranocchia).

Contestualmente è stata avviata una fase del progetto che coinvolgerà le Scuole Secondarie: l’attivazione di uno sportello psicologico guidato dal Dott. Filippo Bresciani e dalla Dott.ssa Beatrice Cauteruccio; i due conduttori dello sportello hanno incontrato i genitori per una riunione informativa al fine di fornire delucidazioni circa la gestione e finalità dell’attività di sportello.

Sr Carmen Rasori e Martina Costagliola

Una vita… da sogno

Il sogno… un tema che da tre anni contraddistingue i nostri cammini formativi. Stiamo concludendo il triennio di preparazione al bicentenario del sogno dei nove anni (il sogno che Giovanni Bosco fece a nove anni e che segnò profondamente la sua vita)… quale tema migliore, se non quello del sogno, per far festa a Don Bosco?

11 febbraio 2023: il Modigliani Forum a poco a poco alle ore 21.00 si popola della Comunità Educante del Polo Scolastico delle Figlie di Maria Ausiliatrice. Tutto è pronto, preparato e pensato con cura ed amore per dar modo a circa 460 piccoli attori (dalla Scuola dell’Infanzia alla Secondaria di primo grado) di vivere un sogno su un vero palco in una cornice fantastica. Ad un tratto si spegne la luce nell’arena… silenzio… musica e luci colorate… lo spettacolo ha inizio.

Gli alunni dell’Istituto Maria Ausiliatrice e dell’Istituto Santo Spirito danno vita al musical “Omaggio ad Alice nel paese delle meraviglie” (di E.Botta e A.Benedetti). Fanno da collante gli animatori dell’Oratorio Mondogiovane del Santo Spirito e con loro si alternano sul palco anche docenti, genitori, ex-alunni… tutti uniti dal desiderio di far festa al santo della gioventù.

Ma perchè la scelta di Alice nel Paese delle meraviglie? Alice vive un sogno e ci insegna ad inseguire i sogni stessi… sognare l’impossibile è uno stimolo per crescere, soprattutto quando, come capita alla protagonista del musical, nel sogno si vivono incontri speciali; da ciascun incontro Alice coglie qualcosa che la porterà, al termine della commedia musicale, a riconoscersi cresciuta… nessun incontro la lascia così come l’ha trovata.

Ed ecco che sorge il parallelismo col sogno dei nove anni: la vita di Giovanni Bosco è segnata fortemente da un sogno, che egli cercherà di realizzare fino all’ultimo respiro. Nel sogno due incontri sono fondamentali… quello con il Signore e quello con Maria. Entrambi questi personaggi indicano un progetto di vita al piccolo sognatore; entrambi dispensano consigli, che si renderanno preziosi. Al termine della sua vita, don Bosco, riconoscerà che quel sogno ha trovato compimento e concretezza nell’opera salesiana.

Grazie allora a tutti coloro che hanno reso possibile tutto ciò: ai genitori in primis, per aver collaborato in tutto; a Marco Mazzi, per aver curato la regia dello spettacolo; a chi ha curato l’armonizzazione musicale (Dimitri Cappagli), le coreografie (Marco Mazzi e Cristina Simonti, Elena Turchi, Giulia Filippi, Giulia Turchi, Maria Paola Spallino, Michela Gazzarri); a chi ha cucito, tagliato, dipinto, smontato, assemblato, fotocopiato… ai Vigili del Fuoco, alla Misericordia, al personale tutto del Modigliani Forum… ai Signori Giacomelli, Menicagli e Rossato; a Granducato TV ed ai ragazzi del service audio e luci; ad Andrea Dani per il servizio fotografico. A chi ha curato la Direzione Artistica (Sr. M.Grazia Brogi e Matteo Pantani) e agli animatori dell’Oratorio Mondogiovane; ai docenti tutti ed al personale del Polo Scolastico. Grazie a Sr Elide De Giovanni, Ispettrice ILS, per aver condiviso con noi questa esperienza. A tutti grazie… continuiamo insieme a rendere vivo il sogno di don Bosco oggi.

Matteo Pantani

Il regalo che più desiderate

Don Bosco, un giorno, promise ai suoi ragazzi di far loro il regalo che più desideravano. Quest’anno abbiamo voluto seguire l’esempio di Domenico Savio che, in quell’occasione, gli chiese di aiutarlo ad imparare la bontà, quella Bontà che fa rima con Santità e con Felicità! Don Bosco ci ha presi sul serio e già durante la novena ci ha dato un sacco di suggerimenti su come diventarlo, raccontandoci le sue esperienze di quando era bambino e giovane.

Nel giorno della sua festa, proprio il 31 gennaio, siamo andati tutti insieme in Duomo per celebrare la Messa (c’era anche il nostro vescovo Simone Giusti), e lì don Bosco ci ha infine rivelato la ricetta della Bontà: allegria e cuore in pace con il Signore, fedeltà agli impegni quotidiani, disponibilità ad aiutare gli altri, sempre. La ricetta ci è piaciuta moltissimo e, consapevoli che comporti parecchio impegno, abbiamo detto che noi ci s(t)iamo, ma che don Bosco deve darci una mano.

Dopo la messa siamo andati a Santo Spirito e sicuramente in città si sono accorti del nostro passaggio (una fila che non finiva più…). Appena arrivati i ragazzi del primo anno del Ciofs Fp ci hanno servito con molta premura schiacciata e tè e poi abbiamo giocato! Gli insegnanti, con la collaborazione dei ragazzi di terza media, hanno preparato per noi un super gioco al quale don Bosco stesso ha desiderato partecipare, perché – ci ha detto – non può rinunciare a stare in mezzo a noi, per conoscerci fino in fondo al cuore e per aiutarci ad essere felici. Premio finale per tutte le classi e poi… a casa contenti, portandoci via il regalo di don Bosco.

Sr Carmen Rasori

I giovani e la felicità

Sabato 28 gennaio 2023 la Famiglia Salesiana livornese si è ritrovata al teatro dei Salesiani per un’interessante e formativo incontro dal titolo “I giovani e la felicità”, al quale hanno partecipato anche i docenti del nostro Polo Scolastico. Don Stefano Casu e Fabio Pacchiani hanno fatto da moderatori ad un interessante dibattito alla presenza di Piercarmine Sante Sica (comandante provinciale carabinieri di Livorno), Paolo Tiso (assistente sociale), Andrea Cadoni (psicologo clinico), Francesco Monelli (docente), Tommaso Fantoni (atleta basket), Tonio Corcione (segretario MGS Toscana).

Genitori, ragazzi, insegnati, educatori, famiglie si sono riuniti per confrontarsi su uno dei capisaldi per la comunità salesiana: i giovani, la loro crescita e la ricerca della felicità. Dove possiamo trovare la felicità? In un canestro, in un buon voto, in un amico, dentro di noi? Come fare i conti con i fallimenti, che sembrano allontanarci del nostro sogno di felicita? Come poter far capire a tutti quei ragazzi che vivono situazioni difficili che anche loro hanno diritto a cercare la felicità e che anche loro possono trovarla?
Questi sono solo alcuni degli interrogativi a cui professionisti di vari settori, dallo sport all’arma dei carabinieri e professionisti dell’ambito hanno provato a dare risposta.

Cosa cerchi? La felicità? Cercala dentro te stesso, scopri i doni che hai per orientare bene la tua vita. Cercala nell’ incontro con l’altro, cercala nello studio, nello sport e sappi che passa anche attraverso il fallimento.

Queste alcune delle risposte. La questione è certamente tra le più difficili su cui confrontarsi; negli ultimi anni, complice anche la pandemia, abbiamo visto i ragazzi perdere fiducia nelle proprie capacità, ricercare la felicità nel posto sbagliato… o peggio, non rendersi conto di averla tra le mani. I giovani, si sa, non amano le prediche e spesso trovano anacronistici i consigli degli adulti, ma ci chiedono di essere ascoltati, siamo noi che per primi siamo chiamati a dare un senso alla nostra vita ogni giorno, a ricercare la felicità nella nostra quotidianità, a fare da esempio, incontrandoci, confrontandoci, diventando “adulti che costruiscono opportunità”.

Un famoso scrittore qualche tempo fa scrisse: “Se siete felici fateci caso” e se non sapete dove cercarla uscite, parlate, conoscete, giocate perché è anche dall’incontro con l’altro che può nascere la felicità!

Antonella Giandalia

Un buongiorno con Don Bosco

Ci prepariamo così, quest’anno, a far festa a don Bosco. La nostra novena ci vedrà ricevere ogni giorno un buongiorno speciale… Alcuni membri della nostra Comunità Educante ci racconteranno dei fatti della vita del santo dei giovani; questi fatti però ripercorreranno soltanto il periodo della giovinezza e fanciullezza di Giovanni Bosco. Vogliamo imparare dal suo esempio che con la carità e la mansuetudine si cresce; vogliamo così ripetere che NOI CI STIAMO ad essere buoni, ogni giorni, con piccoli gesti.

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Open Day 14 gennaio 2023

Saranno presentate le due Scuole del Polo Scolastico Salesiano nelle prossime giornate di Open Day, che si svolgeranno rispettivamente il 24 novembre 2018 (Istituto Santo Spirito) e l’1 dicembre 2018 (Istituto Maria Ausiliatrice).

Benvenuto Gesù

E’ un tempo, quello del Natale, avvolto di magia, che vede i bambini protagonisti; la Scuola dell’Infanzia del Polo FMA di Livorno (Istituto Maria Ausiliatrice e Santo Spirito) ha visto i propri bambini fare gli auguri di Natale a tutti i genitori.

Per i piccoli-grandi attori è stata la prima volta in presenza, cosa che ha caricato di emozione le loro interpretazioni. La storia di Gesù rappresentata dai più piccoli conserva un fascino particolare; i bambini raccontano la nascita di Gesù con gli occhi colmi di felicità e poesia… canti, musiche, coreografie, tutto è a misura di bambino, ma serve a lanciare messaggi di speranza e pace agli adulti, che osservano con grande emozione.

E così durante le feste degli auguri di Natale, anche i piccoli della Scuola dell’Infanzia hanno accolto Gesù nel loro cuore, cantando, danzando e recitando con quella spontaneità che solo i più piccoli hanno.

Matteo Pantani